CVII

Ai medesimi

Magnifici ac potentes domini mei observandissimi. Lo esibitore di questa viene a V. S. per espedire la cosa di Belgrado. E perchè pare che alla liberazione sua resti l'avere la pace da alcuni che si chiamano offesi da lui, io prego V. S. che si degnino di mandare per questi tali; perchè quelle con una parola saranno più atte a fare che la pace segua, che li parenti di Belgrado con ciò che ponno fare. Io testifico a V. S. che la liberazione di lui sarà tanto grata allo illustrissimo signor mio, quanto cosa che al presente potesse avere da quelle, e altrettanto molesta, quando veda che sia menata in [189] lungo; e io in particolare la accumulerò appresso l'altre obligazioni, ch'io ho da V. S.: in buona grazia delle quali mi raccomando.

Castelnovi, 8 octobris 1523.

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