Ai medesimi
Magnifici ac potentes Domini mei observandissimi. M. Giovanni Battista esibitore di questa, per il quale molte altre volte ho scritto a V. S., pure si duole che quantunque sia stato giudicato che la ragione sia dal canto suo, non ne può avere la esecuzione circa le spese; e a me ricorre come a quello che li pare che sia mio officio di avere in protezione lui e li altri sudditi dello illustrissimo signor mio. Per questo di nuovo scrivo a V. S., e le prego che non comportino che li favori di alcuni particolari possino più che la giustizia, e non mi diano esempio che anche io per favorire li miei, quando accada, [193] usi questi modi verso li sudditi di V. S.; perchè dove la ragione vada di pari non sono per mancarvi, quando anco si abbi ad avere più rispetto alli sudditi che a quelle; forse farò secondo me ne sarà dato la norma, pur mi confido che V. S. non mancheranno nè patiranno che la giustizia non abbi il loco suo. Appresso io feci intendere ad Acconcio quello che V. S. mi rispuoseno; esso si offerisce di dare a quelle la cauzione che sia onesta, costì in Lucca; ora ripeto che le mi significhino di quanta somma vogliano che sia la pagarìa; in buona grazia delle quali mi raccomando.
Castelnovi, 28 octobris 1523.