CXXVI

Al medesimo

Ill. Sig. mio. Se V. Ecc. avesse avuta una mia lettera per la quale significavo che colui ch'era venuto in favor di Ser Tomaso Micotto in nome della Vicarìa di Trasilico, era stato mandato da alcuni pochi che sono con il lor potestade in liga a rubare e a scorticare il resto de la Vicarìa, non credo che fosse stato prestato più fede a quella lettera che falsamente era in nome di tutta quella Vicarìa, che alle mie che non contengono mai falsità nè bugia alcuna. Io avevo data quella lettera ad uno da Cicerana il quale penso che la portò in luogo ove fu aperta e non lasciata andar più innanzi, e credo che sia rimasa qui in Castelnovo. Pur ritrovandosi il Capitano di Castelnovo costì, e volendo V. Ecc. pigliare informazione che uomo sia detto Ser Tomaso, e quanto tirannicamente e contra la volontà de li tre quarti di quella Vicarìa occupa quello officio, esso Capitano ne potrà dare vera informazione a quella; e se anco gli pare di far scrivere a qualche uomo da bene particolare in questa provincia e dimandare informazione di costui, credo che tutti riferiranno a una voce che gli è un tristo: salvo Pierino Magnano che è suo cognato, che però se gli è dato sacramento non lo [211] sapria negare, e Bastiano Coiaio che pur non ne diria male, parte perchè è cognato d'un suo parente, parte chè sua natura è d'avere la protezione de li Micotti; tutto il resto si concorderìano meco... A me pare se nella elezione di questo podestade si avesse a chiamare un uomo per casa e alla presenza del Commissario s'avesse a porre il parere per ballotte, che così la cosa succederìa senza fraude, ma dove solo si ha da chiamare li sindici ed officiali de li Comuni che lo eleggano, li poveruomini ne restano fraudati, perchè tutti questi sindici ed officiali ogn'anno si eleggono per volontà di officiali e sindici vecchi e del podestà, sicchè averanno Ser Tomaso: e chi tien con lui disegnato di continuare nel suo officio ha procurato che siano fatti sindici e officiali quelli che san che saranno in suo favore, e adesso son certi che non cesseran per mezzo di parziali e per tutti gli altri nominati di confermare questi elettori nella sua intenzione; e però se un uomo per casa avesse da dare il suo parere a ballotte, nessuno potria essere ingannato. Esso spiera che al tempo che sarà il termine del suo officio io non abbia ad esser qui, e che avrò avuto il successore, e che poi guiderà le cose meglio a suo modo che non potrà fare essendoci io, come mi è stato riferito che Bastiano Coiaio ha detto. Non avendo a star qui, quando fosse con buona grazia di V. Ecc., e trovandomi da quella provveduto o d'altro officio [212] più vicino, o di esserle appresso con conveniente condizione, io avrei di gradimento il levarmi: non di meno, o dovendo star qui o dovendo partirmi, sempre desidererei che la giustizia avesse luogo.... V. Ecc. determini quello che le pare: a me basta di essere scaricato appresso a Dio e agli uomini che vedono come le cose passano, che per me non altro si cerca che la giustizia abbia luogo; e in buona grazia di V. Ecc. mi raccomando sempre.

Castelnovi, 23 jan. 1524.

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