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Ai medesimi

Magnifici ac potentes domini mei observandissimi. Ancora che mia natura sia di non intercedere per alcuni delinquenti, non di meno essendo io pregato da molti amici, ed essendo anche l'uomo per chi si prega suddito per origine dell'illustrissimo signore mio, sono sforzato a pregare quelle, si voglino degnare per amor mio, e per la osservanza che io loro porto, di rimettere e perdonare la condennazione fatta ad uno Geminiano di Cristoforo da Ricovolto, abitante al presente in Coreglia, per avere esso estratto castagne e farina di detto loco contro li divieti di V. S.: e tanto più mi induco a pregare quelle, perchè esso Geminiano mi dice [218] avere fallato per esempio di molti altri che hanno fatto il simile, e se avesse creduto di fare dispiacere a V. S., non saria incorso in tal fallo, ma più presto averia fatto, come è solito, che avria portato vittuaglia in detto loco. Prego quelle adunque si degnino avere raccomandato detto Geminiano: in buona grazia delle quali sempre mi raccomando.

Castelnovi, 27 februarii 1424.

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