IV

Al medesimo

Ill.mo Sig. mio................. Al Sig. Cardinale Regino ho fatto sentire il desiderio che V. S. avrebbe che Mess. Giovanni.... avesse la compagnia che era del conte de la [10] Mirandola, e oltra questo le ho commendato il prefato Mess. Giovanni quanto mi fu possibile, del quale il prefato Sig. Cardinale avea poca notizia. Sua Sig. Ill., per amor de la S. V., si è offerta di far tutto il poter suo acciò che si consegua l'intento, avvenga che n'abbia poca speranza; però che poco dinanzi, pregato dal Sig. di Pesaro, ne ha parlato con la Santità del N. S. acciò che il Sig. di Pesaro avesse tal condotta, e dal N. S. n'ha avuto repulsa; e per questo estima che abbia tra sè disposto di darla a qualche suo. Tuttavia non restarà far ogni opera per satisfare a V. S. Quel dì ch'io giunsi qui, il conte Lodovico da Canossa incidenter mi disse che'l Papa aveva eletto in loco del conte de la Mirandola il Sig. Ottaviano Fulgoso, e che poi parea che si fosse pentito, e che credea che divideria quella condotta tra più d'uno.

Dopo ch'io mi partii da Ferrara è sempre piovuto il dì e la notte, e di qua le acque de li fiumi sono in su le ripe, sicchè è molto pericoloso il porsi [11] in cammino. Per questo V. S. mi averà per escuso s'io sarò un po' tardo al ritorno; ch'io ritornarei mal volontieri nei pericoli di affogarmi c'ho scorsi al venire in qua. Oggi è arrivata la nova che V. S. insieme col Duca ha rotta l'armata Veneta in Po, di che a mio giudicio tutta questa Corte si è rallegrata; e il Sig. Cardinale Regino nel sortire da S. Santità trovò a caso che 'l Cornaro descriveva questa vittoria con ogni particolarità. Me ne sono allegrato, chè oltra l'util publico la mia Musa averà istoria da dipingere nel padiglione del mio Ruggiero a nuova laude di V. S., alla quale mi raccomando.

Romae, XXV decembris MDIX.

Servitor,

Ludovicus Ariostus.

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