Al medesimo
a Parma.
Ill. Sig. mio. Lorenzo di Pasti è giunto or ora qui in cittadella dove io mi trovavo a parlar col Capitano, e mi ha detto che venendo ha ritrovata una spia che gli ha fatto intendere, che subito che 'l Campo nostro si levi da Carpi, quello di Modena è per venire alla volta di Reggio, credo lasciando Rubiera da parte: e perchè detto Lorenzo ha dubitato che se andasse prima a Carpi per tornare poi a Sassuolo e a Rubiera, non fusse poi tardo col soccorso, ha mutato proposito, e ha mandato un messo a posta al Sig. Enea con una sua, informando Sua Sig. del caso e del parer di V. S. circa a poner 200 fanti di quelli di Rubiera e Sassuolo in questa cittadella, acciò che 'l detto Sig. Enea [13] abbia a dimandarne licenza a Monsignore Gran Maestro e mandar subito la lettera a Sassuolo, dove si trovarà questa notte Lorenzo per non perder tempo; e così il messo direttivo al Sig. Enea è già in via, e similiter Lorenzo ora che sono XXIII ore e mezza. Il Capitano qui de la cittadella prega V. S. che lo voglia soccorrere di alcuno de li suoi che stiano seco qui per quattro o cinque giorni, finchè si veda a chi riescono queste cose, e dimanda Domenichino, Giacomo da le Sale, Pier Moro, Francesco Maria da Sassuolo e tali di che se ne possa fidare e valere. Lorenzo di Pasti ha già incaparrato di venire domani a V. S., alla quale mi raccomando.
(Regii,... octobris) MDX.
Servus,
Lud. Ariostus.
[14]