LXXXIII

Agli Anziani della Repubblica di Lucca

Magnifici etc. V. S. avranno inteso quello che in su l'Alpe di S. Peregrino, territorio di V. S., per li uomini parte della montagna di Modena e parte di Reggio è stato fatto a danno di molti poveri uomini di questa provincia di Garfagnana. Io ne ho subito dato avviso al mio illustrissimo signore; quello che sua Eccellenza farà non so. Mi è parso anco di scriverne a V. S., le quali per essere più vicine e per questo forse più preste a rimediare, ci piglieranno qualche provvisione, che non ci so pigliare io, che per essere lontano dal mio signore, tardi del suo aiuto mi posso valere. Ancora che a me non stia di consigliare quelle, pure mi pare che non saria fuor di bisogno di querelarsene e con la Santità di N. S., con li signori Fiorentini et etiam con il duca mio, e tutti insieme provvedere a tanti mali che ogni dì ci moltiplicano; di modo che di tutte queste montagne li assassini e uomini di mala condizione sono signori, e non il Papa, nè i Fiorentini, nè il mio signore, nè V. S.: in buona grazia delle quali mi raccomando.

Castelnovi, 20 iunii 1523.

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