VII

Al medesimo

a Parma.

Illustrissimo signor mio. Come ieri fui a Reggio, intesi che'l signor Alberto si ritrovava a Carpi: e volendo andar a ritrovarlo, fui avvertito che li Stradiotti ecclesiastici erano corsi a Correggio, e avean preso un figlio del signor Borso, e che erano etiam corsi a San Martino le due vie per le quali si va a Carpi. E per questo subito mandai a posta [18] uno a piedi con una lettera al signor Alberto, avvisando Sua Signoria ch'io ho da parlargli d'una sua faccenda importantissima, e di quella medesima di che più volte avessimo insieme ragionamento a Roma. E nella lettera non ho nominato V. S., e l'ho pregato che veda qual loco gli pare dove gli potessi parlare senza pericolo; e non si potendo altramente, mi mandi un suo fidato ch'io conosca, con una sua di credenza. Mentre ch'io l'aspetto, V. S. mi avvisi se mandandomi un suo fidato, io gli ho da parlare circa ecc. Ed a Vostra Signoria mi raccomando.

Questa notte gli Ecclesiastici sono corsi a San Martino, e questa mattina sono venuti presso due miglia a Reggio, e hanno menato via il bestiame. Si dice che sono stati alle mani con Badino, e gli hanno presi due o tre balestrieri.

(Regii, 29 octobris 1510).

Servitor,

Lodovico Ar.

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