Ai medesimi
Magnifici ac potentes domini mihi observandissimi. Perchè dubito che una lettera del medesimo tenore di questa, che a' dì passati io scrissi a V. S., non sia venuta in sue mani per colpa del portatore, replico con questa altra per fare loro intendere che lo illustrissimo signor mio mi aveva dato commissione ch'io ricordassi a V. S. come sono passati due anni che tra il comune di Valico di sopra e quello di Cardoso fu fatta una dichiarazione di confine, intervenientibus utrinque commissariis, e di concordia ne fu contratto uno instrumento, e dal prelibato signor mio ne fu mandata la ratificazione e confirmazione a V. S.: e V. S. mai non hanno mutuo mandata a sua Eccellenza. E perchè sua Eccellenza desidera di averla ad ogni buono fine, m'ha commisso ch'io scriva a quelle che siano contente di mandarla; onde così io le prego e più presto che ponno, acciocchè da sua Eccellenza io non sia tenuto per negligente.
Appresso, questi di Valico si dolgono, che contra li patti alcuni di Cardoso hanno passato le confine, e arato e seminato sul terreno che non è suo: io prego V. S. che si degnino d'intendere la veritade, e non comportare che sia alli nostri fatto torto. Alle quali mi raccomando.
Castelnovi, ultimo anni 1522.
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