XVII

Alla marchesana di Mantova

Ill.a ed Ecc.a mia Signora. Con gravissimo e intollerabile mio dispiacere avviso Vostra Eccellenza che mess. Rinaldo Ariosto mio onorandiss.mo cugino [32] e fratello, e suo fedeliss.mo servitore, questa mattina circa le nove ore è passato della presente vita oppresso da subita infermità di non poter orinare, e in quattro giorni n'è stato rubato e n'ha lasciati tanto malcontenti quanto sia possibile al mondo, massimamente Madonna Contarina sua consorte, la quale mi ha pregato ch'io ne dia a Vostra Eccell. avviso, rendendosi certa che le n'avrà compassione, e sarà partecipe di qualche porzione del suo dolore: la qual meco insieme in bona grazia di Vostra Eccell. umilmente si raccomanda.

Ferrariae, VII julii MDXIX.

Di Vostra Eccellenza

deditissimo servitore,

Lud. Ariosto

Fuori - All'Ill. ma ed Ecc. ma mia Sig. ra osser. ma Sig. ra Marchesana di Mantova,

a Mantova.

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