XXV

Agli Anziani della Repubblica di Lucca

Magnifici ac potentes domini mihi observandissimi. Ringrazio V. S. delle benigne offerte e buona disposizione verso il mio illustrissimo signor Duca, e dello avviso dato a me; e del tutto per mio debito e per consolazione di sua Eccellenza ho scritto a pieno. Prego V. S. si degnino, accadendo la opportunità e il bisogno per lo avvenire, sì dal canto di Toscana, come anco di Lombardia, farmi participe delle nuove averanno, offerendomi al simile con ogni sollecitudine verso quelle. Circa quelli dal Silico che ferirno, sì come è stato ditto, quelli dui da Castiglione, come per altre mie ho promisso a V. S., non resteranno impuniti dello eccesso perpetrato; e penso domane o l'altro andare fino a Castiglione per parlare con il vicario di V. S., e provedere che di nuovo si assicurino ambi li comuni di Castiglione e Silico, acciò possino praticare in qualunque loco, e l'uno a casa de l'altro senza sospetto. Spero fra ditto vicario e me faremo buona opera. E a V. S. offerendomi sempre mi raccomando; quae bene valeant.

Ex Castronovo Carfagnanae, die 20 aprilis 1522.

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