QUELLI che stanno in su 'l colmo dell'età manifestamente saranno di costumi infra i giovani e i vecchi: risegando il soverchio di questi e di quelli: non troppo animosi, che sarebbe audacia, nè troppo paurosi, ma ben condizionati nell'una parte e nell'altra; non creduli, nè discredenti con ognuno, ma più di vero giudizio che altramente. Non riguardano solamente l'onesto, nè solamente l'utile, ma l'una cosa e l'altra. Non sono scarsi, nè dissipatori, ma secondo il convenevole; e similmente nell'ira e nel desiderio temperati con fortezza, e forti con temperamento. Le quali virtù nei giovani e nei vecchi sono disgiunte, perchè i giovani son forti e stemperati, ed i vecchi temperati e timidi; e per dire in somma, in essi è raccolto insieme tutto quello di buono che la gioventù e la vecchiezza s'hanno partito fra loro. Ed in quello che ambedue queste età trapassano, o mancano, essi hanno il misurato e il convenevole. In questo colmo d'età ci troviamo, in quanto al corpo, di trenta anni fino in trentacinque, quanto all'animo, circa di quaranta nove. E della gioventù, della vecchiezza, e del mezzo tempo, e de' costumi di ciascuna di queste età sia detto abbastanza.