CAPO VI.

Continuazione

1. - Ma c'è di quelli che, chi di buona fede e chi [1011. A 3.] a posta, muovono un dubbio. Dimandano che deva essere il giudice di chi sia sano o, con una parola, di chi in ciascuna cosa giudichi rettamente. Dubbii di questa sorte equivalgono a dubitare, se noi dormiamo ora o siamo svegli.

2. - Se non che simili dubbii valgono tutti lo stesso. Costoro pretendono che si dia ragione di tutto; giacchè cercano un principio ottenuto anch'esso per via di dimostrazione: poichè, di certo, che già non siano persuasi, si vede a' loro atti. Come diciamo, la loro ubbìa è questa: cercano una ragione di cosa di cui non ci è ragione, il principio della dimostrazione non potendo essere una dimostrazione. Se non che quelli che patiscono di quest'ubbìa, si persuaderebbero di leggieri: la non è dura ad intendere. Ma quelli che ragionano per essere sforzati, cercano l'impossibile: pretendono che si riducano a contraddirsi principiando dall'affermare loro i contraddittorii .

3. - Poi, non potrebbe essere vero tutto quello che appare, se non nel caso, che fosse relativa ogni cosa e non ce ne fosse veruna che stesse da sè; giacchè quello che appare, appare a qualcuno: di maniera che chi dice, che sia vero tutto quello che appare, fa consistere ogni entità in una relazione. Perciò quelli che vogliono essere sforzati dal ragionamento, e pure si contentano di ragionare, bisogna che si guardino ed avvertano, che non è già vero quello che appare, ma quello che appare a chi appare e quando appare e per quella via e in quella tale maniera che appare. Se, mettendosi a ragionare, non determinano così la loro tesi, accadrebbe loro di cascare subito ne' contradittorii. Può, di fatto, alla stessa persona una cosa parer male alla vista e al gusto no: e alla vista di ciascuno de' due occhi non parere identica una stessa cosa, quando siano disuguali. Poichè, di certo, a quelli, che, per le ragioni già dette, affermano, che quello che appare è vero, e che perciò ogni cosa non sia più falsa che vera (perchè non appare lo stesso a tutti nè sempre lo stesso ad uno stesso, anzi parecchie volte appaiono insieme cose contrarie: il tatto per esempio se s'intrecciano le dita dà due oggetti, dove la vista nè dà uno a questi tali (R), ripeto, si può dire, che non però appaiono cose contrarie ad uno stesso senso, e secondo lo stesso rispetto, e della stessa maniera e nello stesso tempo: di sorta che qui almeno s'avrebbe del vero. Ma forse appunto per questo, [B.] quelli che parlano non perchè dubitino, ma per parlare, sarebbero sforzati a dire, che non s'avrebbe già del vero, ma del vero a qualcuno. E come s'è già detto prima, dovrebbero fare ogni cosa relativa a qualcos'altro e alla opinione e al senso, di maniera, che non ci sia stata, nè sia per esserci cosa veruna, se non c'è uno prima che l'opini. Che se ci fosse stata, o ci fosse per essere, si vede, che allora ogni cosa non sarebbe relativa all'opinione.

4. - Di più, una cosa sola, se l'è una sola, si riferisce a un'altra sola, o a qualcosa almeno di determinato: siano pure lo stesso il doppio e l'uguale: di certo, l'uguale non si riferisce al doppio. Adunque, se in relazione all'opinante è lo stesso uomo e l' opinato, non sarà uomo l' opinante, ma l' opinato .

5. - E di più, se ciascuna cosa in tanto è, in quanto si riferisce all'opinante, l'opinante sarà una infinità di specie .

6. - E su questo punto, che il più saldo di tutti i giudizii sia, che non possono essere insieme vere le proposizioni opposte, e sulle conseguenze che vengon fuori a chi afferma che possano, e sul perchè l'affermino, ci basti quello che se n'è detto. Ora, poichè è impossibile che le contradittorie siano insieme vere della stessa cosa, si vede, che i contrarii non possono neppure sussistere insieme nel medesimo. Giacchè di due contrarii, l'uno è tanto privazione dell'altro, quanto l'altro dell'uno; e privazione d'essenza , si badi: ora, la privazione (S) è negazione unita a un certo determinato genere . Se è adunque impossibile di affermare e negare insieme la verità, è impossibile ancora che i contrarii coesistano insieme, altro che tutti e due sotto un rispetto, o l'uno sotto un rispetto, e l'altro assolutamente .

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