CAPO PRIMO

Novero delle quistioni.

1. - Per la scienza che si ricerca, è necessario di [p. 995 A. 24] scorrere prima que' punti, su' quali per i primi si deve dubitare: e sono tutti quelli, su cui le opinioni furono varie, o che anche, poniamo che ce ne sia, fossero stati trasandati.

2. - Chi vuole andare spedito, gli giova di discutere i dubbii per bene: la speditezza di poi è appunto uno scioglimento de' dubbii di prima, e non ci ha verso di sciogliere un nodo, chi non sa dove sia. Ora, quando ripensando s'ha un dubbio, vuol dire appunto che nella cosa c'è un nodo: di fatto, in quanto si dubita, si è allo stesso partito di chi stesse legato; nell'un caso e nell'altro, è impossibile di procedere avanti. Perciò bisogna avere considerate da prima tutte le difficoltà, tra per le ragioni allegate, e perchè chi cerca senza aver prima discussi i dubbi, rassomiglia a chi non conosce dove si deve indirizzare, nè sapesse poi scorgere se abbia trovato o no quello che ricercava: il fine, in fatti, non gli è noto; è bensì noto a chi ha prima dubitato. Oltre di che, non può non trovarsi più adatto a giudicare chi ha sentito prima, come in un contradditorio, tutte le ragioni avverse .

3. - Il primo dubbio, adunque, cade su que' punti, su' quali s'è discusso nella parte proemiale : se appartenga ad una sola scienza od a più di studiare le cause , e se a questa scienza spetti di riconoscere solo i principii primi dell'essenza, o se abbia anche per oggetto i principii, da' quali tutti dimostrano, quello per esempio, se si possa o no affermare insieme e negare un'identica ed unica cosa , e simili altri . E di poi, quando l'essenze fossero il suo oggetto, se ci sia per tutte una sola scienza o parecchie, e in caso che fossero parecchie, se siano tutte congeneri, ovvero alcune si devano chiamare filosofie, alcune altrimenti .

4. - E anche quest'altro è un punto necessario a investigare: se si devano riconoscere solo l'essenze sensibili o anche dell'altre fuor d'esse; e se quest'altre di una sola o di più sorte d'essenze, come asseriscono coloro i quali, oltre le specie, ammettono le entità matematiche di mezzo tra quelle ed i sensibili .

5. - Questi punti, adunque, diciamo, sono necessarii a considerare, e anche, se la teorica si circoscriva all'essenze o s'estenda anche agli accidenti per sè dell'essenze .

6. - Ed inoltre, il medesimo e il diverso, il simile e il dissimile, l'identità e la contrarietà, e il prima o poi, e tutte le altre cose di questa fatta, che i dialettici tentano di considerare, cavandone la dottrina meramente da quello che se n'opina, di quale scienza formano tutte lo studio? E tutte le cose, inoltre, che loro accadono per sè? E non solo quello che sia ciascuna di loro, ma se a un contrario si contrapponga un solo contrario? (A) .

7. - E se i generi o gl'incredienti ne' quali ciascuna cosa si scompone, siano i principii e gli elementi . E se i generi, se gli ultimi che si predicano degli individui o i primi; se sia principio, voglio dire, ed abbia più essere, fuori del singolare, l'animale o l'uomo .

8. - Una gran cosa da cercare e trattare sarà, se ci sia o non ci sia punto fuori della materia una causa per sè; e questa, se separabile o no, ed una o più di numero .

9. - E se ci sia qualcos'altro fuori del tutt ' insieme (chiamo tutt ' insieme, quando alla materia sia aggiunto un predicato qualunque), o non ci sia nulla? Ovvero se per certe cose ci sia, per certe non ci sia, e come si distinguano queste varie qualità d'enti? .

10. - Di più, se i principii, così quelli che servono [996. A.] a' ragionamenti, come quelli che investono la materia (B) , siano determinati di numero o di specie : e se de' corruttibili e degl'incorruttibili siano gli stessi o diversi, e se tutti incorruttibili o corruttibili de' corruttibili .

11. - Ancora, e qui è il punto più duro e soggetto a maggior dubbio, se l'uno e l'ente, come già dicevano i Pitagorei e Platone, senza esser qualcos'altro, siano essi stessi l'essenza degli enti, o se invece non lo siano, ma abbiano qualcos'altro a sostrato, l'amicizia, per esempio, direbbe Empedocle, ed altri il fuoco, e chi l'acqua, chi l'aere .

12. - E se i principii siano universali, o a modo di cose singolari , e se in potenza o in atto? .

13. - E di più, se altro che in movimento? Di fatto, tutti questi punti, offrirebbero gran motivi di dubbio.

14. - E, oltre di questi, se i numeri e le lunghezze e le figure ed i punti siano dell'essenze o no, e quando fossero essenze, se separate da' sensibili o esistenti dentro ad essi .

Su tutti questi punti, di certo, non che esser facile di aver copia del vero, non è neppure facile, non ch'altro, di ventilare e ragionar bene i dubbii che presentano .

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