L'ASSOCIAZIONE

Distrutto lo Stato, che cosa resterà?

La risposta non può essere dubbia: RESTERÀ L'AS- SOCIAZIONE.

Intendiamoci bene, e il lettore sottolinei più che può questo punto. Max Stirner dice L'ASSOCIAZIONE, non la SOCIETÀ. Non è qui questione di parole, ma questione sostanziale di idee, di cose. Dire Società è dire un Astratto, è enunciare un Principio, un Concetto, è profilare un Fantasma... Dire invece Associazione, equivale ad affermare un fatto: il fatto dell'associarsi degli uomini... «Un'associazione che si cristallizzi in una Società (intendi in un ordinamento politico), cessa di essere associazione, poiché associazione significa un INCESSANTE ADUNARSI DEGLI UOMINI FRA LORO». Ergo: se la società si forma, l'associazione muore, la mia individualità scompare, quella individualità, che io voglio gelosamente custodire... Il socialismo intravede la COMUNANZA come mèta della Storia. Ma questo è utopistico, questo presuppone UN'UGUAGLANZA degli individui, la quale se può ammettersi in astratto, nella realtà non esiste: noi dobbiamo mirare non già alla comunanza, ma all'UNICITÀ.

Io, in altre parole, non vedo e non debbo vedere nella Associazione che una moltiplicazione della mia forza: mi atterrò ad essa in quanto rappresenterà la mia forza moltiplicata, e ne uscirò il giorno in cui dovessi vedermi da essa, in qualche modo diminuito. Io sarò del tutto emancipato (vale a dire del tutto personale, UNICO) il giorno in cui non subirò l'Associazione per altri fini che i miei FINI PERSONALI, in cui non mi sentirò vincolato ad essa nè per la FAMIGLIA, nè per la STIRPE, nè per la NAZIONE, nè per la LEGGE, nè per il DOVERE.

Non già l'Associazione possiederà te, ma sarà da te posseduta.

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