MEDITAZIONE XIV. Degli appartamenti.

I mezzi e i sistemi che precedono sono in certo modo puramente morali. Essi partecipano della nobiltà dell’anima nostra e non hanno niente di ripugnante; ma ora stiamo per aver ricorso alle precauzioni alla Bartolo. – Non vi ammollite. Vi è un coraggio maritale come un coraggio civile e militare, come un coraggio da guardia nazionale.

Qual è il primo pensiero d’una giovinetta dopo aver comperato un pappagallo? Non è forse quello di racchiuderlo in una bella gabbia donde non può uscire senza il di lei permesso?

Quella fanciulla v’insegna per tal modo il vostro dovere.

Tutto ciò che concerne la disposizione della vostra casa e dei suoi appartamenti sarà dunque concepito col pensiero di non lasciar a vostra moglie alcuna risorsa, nel caso in cui ella avesse decretato di abbandonarsi al Minotauro; perchè la metà delle disgrazie accadono per le deplorevoli facilità che presentano gli appartamenti.

Prima di tutto procurate d’aver come portinajo un uomo solo e intieramente devoto alla vostra persona. È un tesoro facile a trovarsi; qual è l’uomo che non ha sempre pel mondo, o il marito della sua balia, o qualche vecchio servitore che da bambino lo ha fatto ballar sulle sue ginocchia?

Un odio da Atreo e da Tieste dovrà elevarsi per cura vostra, fra vostra moglie e questo Nestore, guardiano della vostra porta. Questa porta è l’Alfa e l’Omega d’un intrigo. Tutti gli intrighi in amore non si riducono forse sempre a questo: entrare, uscire?

La vostra casa non vi servirebbe a nulla, se non fosse fra corte e giardino, e costruita in maniera da non aver contatto con nessun’altra.

Sopprimerete subito nei vostri appartamenti di recezione le menome cavità. Un armadio, non contenesse altro che sei vasi di conserva, dev’esser murato. Voi vi preparate alla guerra, e il primo pensiero d’un generale è quello d’intercettare i viveri al suo nemico. Perciò, tutte le pareti saranno piene, onde presentare all’occhio linee facili a percorrere, e che permettano di riconoscere all’istante il menomo oggetto estraneo. Consultate i resti degli antichi monumenti, e vedrete che la bellezza degli appartamenti greci e romani, proveniva principalmente dalla purezza delle linee, dalla nettezza delle pareti, dalla rarità dei mobili. I Greci avrebbero sorriso di pietà scorgendo in un salone la stonatura dei nostri armadi.

Questo magnifico sistema di difesa, sarà sopratutto posto in vigore nell’appartamento di vostra moglie. Non le lasciate mai acconciare il suo letto in modo che si possa passeggiarvi intorno in un dedalo di tende. Siate spietato sulle comunicazioni. Mettete la sua camera in cima ai vostri appartamenti di ricevimento. Non vi fate praticare uscite che verso le sale, onde vedere con un solo sguardo, quelli che vanno e vengono da lei.

Il Matrimonio di Figaro vi avrà senza dubbio insegnato a porre la camera di vostra moglie ad una grande altezza dal suolo. Tutti i celibi sono dei Cherubini.

La vostra fortuna dà, senza dubbio, a vostra moglie il diritto di esigere un gabinetto di toletta, una sala da bagno e l’appartamento d’una cameriera; allora, pensate a Susanna, e non commettete mai l’errore di praticare questo piccolo appartamento al di sotto di quello della signora; ponetelo sempre al disopra, nè temete di disonorare il vostro palazzo con spaventevoli tagli nelle finestre.

Se la disgrazia vuole che quel pericoloso quartierino comunichi con quello di vostra moglie per mezzo d’una scala segreta, consultate a lungo il vostro architetto; e fate che il suo genio si esaurisca nel rendere a quella scala sinistra l’innocenza della scala primitiva, la scala del mugnajo, che questa scala, ve ne scongiuriamo, non abbia alcuna perfida cavità; che i suoi gradini non presentino mai quella voluttuosa curvatura di cui si trovavano tanto contenti Faublas e Giustina, aspettando che il marchese di B... fosse uscito. Gli architetti oggi, fanno scale preferibili alle poltrone. Ristabilite piuttosto la virtuosa chiocciola dei nostri antichi.

In ciò che concerne i camini dell’appartamento della signora, avrete cura di porre nei tubi una graticola di ferro a cinque piedi di altezza dalla cappa del camino dovessesi anco risaldar di nuovo ad ogni ripulitura. Se vostra moglie trovasse ridicola questa precauzione, adducete i numerosi assassinii commessi per mezzo dei camini. Quasi tutte le donne hanno paura dei ladri.

Il letto è uno di quei mobili decisivi la cui struttura deve esser lungamente meditata. Ivi tutto è di capitale interesse. Ecco i risultati di una lunga esperienza: Date a questo mobile una forma abbastanza originale, perchè si possa sempre guardarlo senza dispiacere in mezzo alle mode succedentisi con rapidità e distruggenti le creazioni anteriori del genio dei nostri decoratori. Perchè è essenziale che vostra moglie non possa cambiare a volontà questo teatro del piacere conjugale. La base d’un tal mobile sarà piena, massiccia, e non lascerà niun intervallo perfido fra essa e il pavimento. E ricordatevi bene che la donna Giulia di Byron, aveva nascosto don Giovanni sotto il suo guanciale. Ma sarebbe ridicolo trattar leggermente un soggetto tanto delicato.

LXII.

Il letto è tutto il matrimonio.

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Perciò non tarderemo ad occuparci di quella ammirabile creazione del genere umano, invenzione che noi dobbiamo inscrivere nella nostra riconoscenza molto più in alto che i bastimenti, le armi da fuoco, le vetture a ruote, le macchine a vapore a semplice o doppia pressione, a sifone o a scatto, più in alto anco delle botti e delle bottiglie.

Da principio, il letto tiene luogo di tutto ciò, per poco che vi si rifletta; ma se si viene a pensare che è il nostro secondo padre, e che la meta la più tranquilla e la più agitata della nostra esistenza trascorre sotto la sua corona protettrice, le parole mancano per fare il suo elogio. (Vedete la Meditazione XVII, intitolata: Teoria del letto.)

Quando la guerra, della quale parleremo nella nostra terza parte, scoppierà fra voi e la signora, non avrete sempre ingegnosi pretesti per frugare nei suoi cassettoni e nelle sue scrivanie. Perchè se vostra moglie volesse nascondervi una statua, sta nel vostro interesse sapere dove l’ha celata. Un gineceo costrutto secondo questo sistema, vi permetterà di riconoscere con un sol colpo d’occhio, se contenga due libbre di seta più dell’ordinario. – Lasciatemivi praticare un solo armadio, e voi siete perduto! Abituate sopratutto vostra moglie, durante la luna di miele, a spiegare una eccessiva eleganza nella tenuta degli appartamenti; che nulla vi sia in disordine. Se non l’abituate ad una cura minuziosa, se i medesimi oggetti non si trovano eternamente ai medesimi posti, essa vi introdurrebbe un tal disordine, che non potrete più vedere se vi sono due libbre di seta più o meno.

Le tende dei vostri appartamenti saranno sempre in stoffa diafana, e la sera, prenderete l’abitudine di passeggiare, in maniera che la signora non sia sorpresa nel vedervi andare fino alla finestra per distrazione. Insomma, per terminare il capitolo delle finestre, fatele costruire nella vostra abitazione, in modo che il davanzale non sia mai tanto largo che vi si possa collocare un sacco di farina.

Sistemato l’appartamento di vostra moglie, secondo questi principii, esistessero ben anco tante nicchie quante ne occorrono per alloggiarvi tutti i santi del paradiso, siete in sicurezza. Voi potrete ogni sera, d’accordo col vostro amico, il portinajo, bilanciar l’entrata con l’uscita; e per ottener dei risultati certi, nulla v’impedirebbe di insegnargli anco a tenere un libro di visite in partita doppia.

Se avete un giardino, abbiate la passione dei cani. Lasciando sotto le vostre finestre uno di questi incorreggibili guardiani, terrete in rispetto il minotauro, specie se abituate il vostro amico quadrupede a non prender nulla di sostanziale, tranne che dalla mano del vostro portinajo, onde qualche celibe senza delicatezza, non abbia ad avvelenarlo.

Tutte queste precauzioni si prenderanno naturalmente in maniera da non svegliar alcun sospetto. Se alcuni uomini sono stati tanto imprudenti da non avere stabilito, ammogliandosi, il loro domicilio conjugale secondo questi sapienti principii, dovranno al più presto vendere il loro palazzo, comperarne un altro, e trovar pretesti di riparazioni e rimetter la casa a nuovo.

Bandirete spietatamente dai vostri appartamenti i canapè, le ottomane, le poltrone, ecc., ecc. D’altra parte, questi mobili ornano adesso le case dei droghieri e si trovano dappertutto, anco dai parrucchieri; ma sono essenzialmente mobili di perdizione; mai li ho potuti vedere senza spavento; mi è sempre parso di scorgere il diavolo con le suo corna e il suo piede forcuto.

Dopo tutto, nulla di tanto pericoloso quanto una sedia; ed è cosa assai disgraziata, che non si possano rinchiuder le donne fra quattro mura! Qual è il marito che assidendosi sopra una sedia disgiunta non è sempre portato a credere che essa ha ricevuto l’istruzione del Sofa di Crébillon figlio? Ma noi abbiamo felicemente sistemato i vostri appartamenti secondo un tal sistema di previsione, che nulla vi può succeder di fatale, a meno che non vi acconsentiate per negligenza.

Un difetto che acquisterete (e non ve ne correggerete mai) sarà una specie di curiosità distratta che vi porterà incessantemente a esaminar tutte le scatole, ed a metter sottosopra gli astucci da lavoro. Procederete a questa visita domiciliare con originalità, graziosamente, ed ogni volta otterrete il vostro perdono, eccitando l’ilarità di vostra moglie.

Manifesterete sempre lo stupore il più vivo all’aspetto d’ogni mobile messo in quell’appartamento tanto ben disposto. Sul momento ve ne farete spiegar l’utilità; poi metterete il vostro spirito alla tortura per indovinare se non ha un impiego tacito, se non nasconde perfide insidie.

Non è tutto. Voi avete troppo spirito per non sentir che il vostro grazioso parrocchetto non resterà nella sua gabbia se non fin tanto che quella gabbia sarà bella. I menomi accessori respireranno appena l’eleganza e il gusto. L’insieme offrirà incessantemente un quadro semplice e grazioso. Rinnoverete spesso le tappezzerie e le tende. La freschezza della decorazione è troppo essenziale per economizzare su quest’articolo. È la paperina mattinale, che i ragazzi pongono accuratamente nella gabbia dei loro augelli, per far loro credere alla verdura delle praterie. Un appartamento di questo genere è allora l’ultima ratio dei mariti; una donna non ha niente a dire quando le si è tutto prodigato.

I mariti condannati ad abitare appartamenti a pigione, sono nella più orribile delle situazioni.

Quale influenza fortunata e fatale non può esercitare il portiere sulla loro sorte!

La loro casa non sarà fiancheggiata a destra o a sinistra da due altre case? È vero, che ponendo da un solo lato l’appartamento delle loro donne, il pericolo diminuirà della metà; ma non sono forse obbligati d’imparare a memoria ed a meditar l’età, lo stato, la fortuna, il carattere, le abitudini dei locatari della casa vicina e di conoscerne anco gli amici ed i parenti?

Un marito saggio non alloggerà mai al pian terreno.

Ogni uomo può applicare al suo appartamento le precauzioni che abbiamo consigliate al proprietario di un palazzo; e allora il pigionale avrà sul proprietario questo vantaggio, che un appartamento occupando meno spazio, è molto meglio sorvegliato.

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