Ricetta n. 1 L’Ordinaria Cottura d’Anitra Selvatica

Ti procurerai o farai in modo che ti sieno procurate anitre selvatiche d’almeno 5 libbre cadauna e sieno frollate quanto meno per due dì e poscia le spennerai o le farai spennare, le passerai o le farai passare rattamente sovr’alla fiamma vivace, le netterai o le farai nettare in quanto che l’igiene è l’ingrediente principe d'ogni preparazione e le priverai o le farai privare sia d’ogni loro interiora sia dell’estremità delle zampe e sia dell’ali.

Eseguirai o farai eseguire questa Ricetta secondo i dettami di quella che segue e allorquando perverrai laddove dicesi che ti procurerai le seguenti spezie che son d’agevole rinvenimento a breve distanza dal Palazzo Reale, tu nol farai affatto e pertanto proseguirai nella sua elaborazione.

Questa Cottura sarà assai gradevole al palato in specie s’essa non sia ingollata ma bensì manducata con lentezza inquantochè prima digestio fit in ore, e del pari sommamente corroborante pel corpo massimamente se il Principe, oppur la Dama, oppur il Cavaliere che abbian digià trabalzato la IV età a essa s'appropinquino e avranno il disio di gustare quanto puotesi realizzare mercè la successiva Ricetta d’una Cottura la quale adduce durevol eccitamento dei sensi i quali avran ragione della ratio medesima fintanto che non pervengasi di gran necessità a prolungata estasi che sia di carnale consolo e confortorio, ciò è a quella che gli Antichi dicean esser la piccola morte.

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