Ricetta n. 4 La Sublime Cottura di Bas de Soie di Majale

Al fine di realizzare al meglio la presente Ricetta terrai tali comportamenti.

In primis per una quantità che sia pari a 15 libbre di Bas de Soie che vorrai presentare principierai col procurarti personalmente le seguenti spezie.

Esse son d'agevole rinvenimento a breve distanza dal Palazzo Reale ovverosia sotto i porticati della piazza detta del Castello nella bottega impiantata dal signor Antonio Benedetto Carpano e ivi te ne procaccerai nove: di semi di noce muscata 3 onze, di ramoscelli di cynnamomo 1 onza, d'infiorescenza d’indica cannabacea 7 onze, di semi di cardamomo 2 onze, di chiodi detti del garofalo 1 onza, di fungo mescal 4 onze, di rizoma di galanga 1 onza, di rizoma d’iride fiorentina 4 onze, di foglie di tanaceto 3 onze.

In secundis curerai di verificare assai che tali spezie sieno ben essiccate e per nulla muffite e poscia le pestellerai personalmente tutt’insieme con somma cura in acconcio mortajo fintanto ch’esse divengan al pari di polvere finissima e del pari non sieno più distinguibili l’une coll’altre.

A tale punto provvederai a eseguire personalmente la Ricetta secondo i dettami di quella che precede questa e pervenuto che tu sia nell’elaborazione laddove dicesi che sieno approntate in acconcio contenitore sei ova freschissime di gallina prive del guscio che sian vigorosamente sbattute congiuntamente a 4 onze di butirro sovraffino di latte di vacca previamente disciolto, a sale e pepe di Cajenna macinato, a numerose foglie di petrosemolo e a 4 onze di farina di frumento, aggiongerai le nove spezie pestellate come sovra e porrai somma attenzione affinchè le quantità delle spezie sieno rispettose della quantità enunciata di Cottura che vorrai oppur proporzionali a essa.

Asciuttati che sieno i tocchi di carne l’immergerai con accortezza nel composto che è sovra descritto e che chiamasi pastella, al fine d'impastellarli e poscia li cospargerai o li farai cospargere di pan disseccato che da pria avrai pistato o avrai fatto pistare finissimamente al mortajo.

Impastellati e impanati che sieno essi appariranno al pari di bozzoli che libereranno la lor prelibatezza poscia cottura e a tale fine tu porrai o farai porre i tocchi di carne di zampino di majale sovra acconcia gratella accomodata sovra un picciol foco.

Quand’essi saran ben gratellati in ogni lor superficie li presenterai rattamente e personalmente ai tuoi commensali buongustaj senz’altro alimento che possa distogliere il palato dal lor serico sapore.

E con malcelato orgoglio farai degustare questa afrodisiaca e ghiotta Cottura ai tuoi fortunati commensali buongustaj e a fronte della lor palese riconoscienza oblierai tutta la fatica ch'affrontasti per approntarla personalmente, non essendoti avvalso dell’ajuto altrui al fine d’impedire che i tuoi guatteri o chi per essi potesser carpirne la Ricetta e farne lucroso mercimonio.

Tale Cottura risulterà esser assai gradevole pel palato in specie se non sarà ingollata ma verrà manducata con quella riflessiva e compiacente lentezza che ben s’addice ai commensali buongustaj inquantochè prima digestio fit in ore, e del pari sarà sommamente corroborante pel corpo secondo quanto è stato enunciato nella Ricetta che precede questa.

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