Ricetta n. 24 Il Sublime Elixir di Lunga Vita

Al fine di realizzare al meglio la presente Ricetta terrai tali comportamenti.

In primis per una quantità pari a 33 pinte d’Elixir che vorrai produrre principierai col procurarti personalmente le seguenti spezie.

Esse son d'agevole rinvenimento a breve distanza dal Palazzo Reale ovverosia sotto i porticati della piazza detta del Castello nella bottega impiantata dal signor Antonio Benedetto Carpano e ivi te ne procaccerai cinque: d'infiorescenza d’indica cannabacea 7 onze, di fungo mescal 4 onze, di rizoma di galanga 1 onza, di rizoma d’iride fiorentina 4 onze, di foglie di tanaceto 3 onze.

In secundis curerai di verificare assai che tali spezie sieno ben essiccate e per nulla muffite e poscia le pestellerai personalmente tutt’insieme con somma cura in acconcio mortajo fintanto ch’esse divengan al pari di polvere finissima e del pari non sieno più distinguibili l’une coll’altre.

A tale punto provvederai a eseguire la Ricetta secondo i dettami di quella che precede questa e pervenuto nella sua elaborazione laddove dicesi che eccezion fatta per l’alcole, lo zuccaro e il giulebbe porrai il tutto nel mortajo e pestellerai finquanto esso divenga polvere che verserai in vitreo contenitore ove trovasi l’alcole, in esso aggiongerai le cinque spezie pestellate come sovra ponendo gran attenzione che la quantità di spezie sia rispettosa della quantità enunciata d’Elixir che tu vorrai produrre oppur proporzionale a essa.

Poscia sigillerai con accuratezza il contenitore con carta pergamena e ceralacca acciocchè l’alcole non disperdasi nell’aere e le spezie intraprendan la lor macerazione che avrà termine poscia due settimane durante le quali agiterai il contenitore due fiate pro die, all’alba e al tramonto.

Trascorso tale tempo discioglierai lo zuccaro in 4 boccali di purissima aqua di fonte e sarà d'uopo che aprirai il contenitore e che ivi verserai eziandio il siroppo di zuccaro e il giulebbe.

Poscia lo richiuderai come pria detto, l’agiterai solo una fiata e per poco tempo e lo lascerai al riposo per sette giorni e allorquando trascorsi essi sieno filtrerai la pozione nell'usata fatta con cui filtransi gl’infusi in alcole mercè l’ausilio d’un panno di solo lino che sia lindo e di trama e d’ordito finissimi e quinci porrai l’Elixir in vitrei e sigillati contenitori e esso sarà di pronta beva.

Infine potrai con malcelato orgoglio far degustare quest’afrodisiaco e ghiotto Elixir ai tuoi fortunati commensali buongustaj e a fronte della lor riconoscienza tosto oblierai la gran fatica ch'affrontasti per approntarlo personalmente, non essendoti per nulla avvalso dell’ajuto altrui al fine d’impedire che i tuoi guatteri o chi per essi potesser carpirne la Ricetta al fine di farne lucroso mercimonio.

Tale Elixir risulterà esser assai gradevole pel palato in special modo se non sarà ingollato ma verrà libato con quella riflessiva e compiacente lentezza che ben s’addice ai commensali buongustaj e del pari sommamente corroborante pel corpo secondo quanto enunciato nella Ricetta che precede questa.

Ricetta n. 25
L’Ordinario Elixir di Noce

Ricetta n. 26
Il Sublime Elixir di Noce

Share on Twitter Share on Facebook