Ricetta n. 28 Il Sublime Elixir d’Ovo di Gallina

Al fine di realizzare al meglio la presente Ricetta terrai tali comportamenti.

In primis per una quantità pari a quindici dozzine d’ova freschissime di gallina che vorrai porre alla macerazione del sugo di limone, tu principierai col procurarti le seguenti spezie che son d’agevole rinvenimento a breve distanza dal Palazzo Reale.

A tale fine ti recherai sotto i porticati della piazza cosiddetta del Castello nella bottega impiantata dal signor Antonio Benedetto Carpano e ivi te ne procaccerai otto: di semi di noce muscata 3 onze, d'infiorescenza d’indica cannabacea 7 onze, di semi di cardamomo 2 onze, di chiodi detti del garofalo 1 onza, di fungo mescal 4 onze, di rizoma di galanga 1 onza, di rizoma d’iride fiorentina 4 onze, di foglie di tanaceto 3 onze.

In secundis curerai di verificare assai che tali spezie sieno ben essiccate e per nulla muffite e poscia le pestellerai personalmente tutt’insieme con somma attenzione in un acconcio mortajo fintanto ch’esse divengan al pari di polvere finissima e del pari non sieno più distinguibili l’une coll’altre.

A tale punto provvederai a eseguire personalmente la Ricetta secondo i dettami di quella che precede questa e pervenuto nella sua elaborazione laddove dicesi che netterai con somma cura i gusci dell'ova poichè sai donde promanano e sai che l’igiene è l’ingrediente principe d'ogni preparazione e le porrai in vitreo contenitore e le affogherai col sugo dei limoni, aggiongerai le otto spezie pestellate ponendo somma cura affinchè le quantità sieno rispettose dell’enunciata quantità d’ova di gallina che impiegherai oppur proporzionali a essa.

Sigillerai il contenitore e lo porrai in loco fresco e oscuro e allorquando vedrai che i gusci dell’ova di gallina siensi liquefatti espellendo i torli e gl’albumi, lo aprirai e aggiongerai zuccaro e vino di Marsala e cynnamomo e tramenerai l’intruglio per discioglier lo zuccaro e fare un perfetto amalgama del tutto.

Poscia sarà d'uopo che tu filtri la pozione mercè l’ausilio d’un panno di solo lino che sia lindo e di trama e d’ordito finissimi e da ultimo porrai l’Elixir in bottiglie di coccio al fine ch'esso sia preservato dalla luce e a tal punto sarà d'uopo l'attendere quanto meno cinque dì.

Infine potrai con malcelato orgoglio far degustare quest’afrodisiaco e ghiotto Elixir ai tuoi fortunati commensali buongustaj e a fronte della lor riconoscienza e delle lor sincere congratulazioni tosto oblierai la gran fatica ch'affrontasti per approntarlo personalmente, non essendoti avvalso dell’ajuto altrui al fine d’impedire che i tuoi guatteri o chi per essi potesser carpirne la Ricetta al fine di farne lucroso mercimonio.

Tale Elixir risulterà esser assai gradevole pel palato in special modo se non sarà ingollato ma verrà libato con quella riflessiva e compiacente lentezza che ben s’addice ai commensali buongustaj e del pari sommamente corroborante pel corpo secondo quanto enunciato nella Ricetta che precede questa e avrai da tener a mente che ogni qual volta ne berrai o ne farai offerta a chicchessia dovrai pria scotere la bottiglia.

Ricetta n. 29
L'Ordinario Elixir di Sanbuco

Ricetta n. 30
Il Sublime elixir di Sanbuco

Ricetta n. 31
L'Ordinario Elixir di Vino Abbruciato

Ricetta n. 32
Il Sublime elixir di Vino Abbruciato

Qui termina il Tomo II

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