Ricetta n. 2 Il Sublime Elixir d’Alquermes

Al fine di realizzare al meglio la presente Ricetta terrai tali comportamenti.

In primis per una quantità pari a 33 pinte d’Elixir che vorrai produrre principierai col procurarti personalmente le seguenti cinque spezie che son d'agevole rinvenimento a breve distanza dal Palazzo Reale sotto i porticati della piazza del Castello nella bottega impiantata oltre 13 lustri orsono dal signor Antonio Benedetto Carpano: d'infiorescenza d’indica cannabacea 7 onze, di fungo mescal 4 onze, di rizoma di galanga 1 onza, di rizoma d’iride fiorentina 4 onze, di foglie di tanaceto 3 onze.

In secundis curerai di verificare assai che tali spezie sieno ben essiccate e per nulla muffite e poscia le pestellerai personalmente tutt’insieme con somma cura in acconcio mortajo fintanto ch’esse divengan al pari di polvere finissima e del pari non sieno più distinguibili l’une coll’altre.

A tale punto provvederai a eseguire la Ricetta secondo i dettami di quella che precede questa e pervenuto nella sua elaborazione laddove dicesi che eccezion fatta per l’alcole, lo zuccaro e il giulebbe porrai il tutto nel mortajo e pestellerai finquanto esso divenga finissima polvere, in esso aggiongerai le cinque spezie pestellate come sovra ponendo somma attenzione che la lor quantità sia rispettosa della quantità enunciata d’Elixir che tu vorrai accingerti a produrre oppur che sia sempre a essa proporzionale.

Verserai tutte queste spezie pestellate in vitreo contenitore ove digià trovasi l’alcole e poscia lo sigillerai accortamente con la carta pergamena e la ceralacca acciocchè l’alcole non abbia a disperdersi nell’aere e le spezie possan intraprender la lor macerazione che avrà il termine poscia 4 settimane durante le quali agiterai il contenitore tre fiate pro die, alle laudi, al vespro e a compieta.

Trascorso tale tempo discioglierai lo zuccaro con l'ausilio di 4 boccali di purissima aqua di fonte, aprirai il contenitore e ivi verserai il siroppo di zuccaro e il giulebbe.

Poscia lo richiuderai come pria detto e l’agiterai per poco tempo e lo lascerai al riposo per sette giorni trascorsi i quali filtrerai la pozione nell’usata fatta con cui filtransi gl’infusi in alcole mercè l’ausilio d’un panno di solo lino che sia lindo e di trama e d’ordito finissimi e quinci porrai l’Elixir entro vitrei e sigillati contenitori e esso, trascorse che sieno tre settimane sarà di pronta beva.

Pertanto potrai con malcelato orgoglio far degustare quest’afrodisiaco e ghiotto Elixir ai tuoi fortunati commensali buongustaj e a fronte della lor riconoscienza e delle lor congratulazioni tosto oblierai la gran fatica ch'affrontasti per approntarlo personalmente, non essendoti avvalso dell’ajuto altrui al fine d’impedire che i tuoi guatteri o chi per essi potesser carpirne la Ricetta e farne lucroso mercimonio.

Tale Elixir risulterà esser assai gradevole pel palato in special fatta se non sarà ingollato ma verrà libato con quella riflessiva e compiacente lentezza che ben s’addice ai commensali buongustaj e del pari sarà sommamente corroborante pel corpo secondo quanto enunciato nella Ricetta che precede questa.

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