VII LA CULTURA TEOLOGICA

Non è a caso naturalmente che un periodo storico cosí intensamente e grandiosamente creativo come quello segnato dall'Impero carolingico abbia avuto una sua espressione culturale sintetica e organica come quella rappresentata dal pensiero di Giovanni Scoto Eriugena. Ed era perfettamente logico che nel nostro proposito di descrivere la traiettoria di sviluppo del pensiero cristiano nella storia, espressione delle vicende complesse del fatto cristiano nella storia stessa, noi ci arrestassimo piú a lungo su questa grande figura di pensatore e di maestro. Intanto egli non è che per brevi occasioni scrittore di polemiche e trattatista monografico. È il vero pensatore sistematico, che si sforza di dare una raffigurazione integrale alle esigenze spirituali, culturali e didattiche del suo tempo. Inoltre, per un complesso fortunato di circostanze, questo irlandese, trapiantato alla corte carolingica, ha modo di attingere con la sua vastissima erudizione a tutti quei larghi campi delle tradizioni intellettuali preesistenti per costituire una sintesi che sia appropriata alle esigenze del suo tempo e di queste esigenze rispecchi fedelmente gli orientamenti e le aspirazioni. Da questo insieme di circostanze deriva la sua unica importanza nella storia del pensiero medioevale che, mentre spiega come da una parte le sue opere abbiano in qualche modo rappresentato un testo ufficiale, e non siano state colpite da censura ecclesiastica che parecchi secoli piú tardi, dall'altra eccita oggi sempre piú viva l'attenzione e l'indagine degli studiosi. Le opere di Scoto Eriugena possono consultarsi nel vol. CXXII della Patrologia del Migne.

Nella vastissima bibliografia sull'argomento noi riteniamo particolarmente raccomandabili le seguenti opere: H. Bett, Johannes Scotus Erigena. A study in mediaeval philosophy, Cambridge, 1925; J. Dräseke, Johanns Scotus Erigena und dessen Gewährsmänner in seinem Werke, De divisione naturae libri V, Leipzig, 1902 (in «Studien zur Geschichte der Theologie und Kirche», t. IX, 2); M. Grabmann, Die Geschichte der scholastischen Methode, nach den gedruckten und ungedrukten Quellen dargestellt, t. I, «Von ihren ersten Anfängen in der Vaterliteratur bis zum Beginn des 12. Jahrhunderts», Friburgo nel Baden.

Ma l'opera che, si può dire, supera tutte le precedenti e intorno al pensiero di Eriugena ha detto la parola che possiamo ritenere quasi definitiva, è quella del dottissimo benedettino della Abbazia del Mont César in Belgio. Dom Maieul Cappuyns: Jean Scot Erigène, sa vie, son oeuvre, sa pensée («Universitas Catholica Lovaniensis», Dissertationes ad gradum magistri in Facultate Theologica consequendum conscriptae, Series II, Tomus 26).

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