XVII LA NUOVA TEOLOGIA

Da qualche lustro tutto un processo di revisione si sta effettuando nel modo di considerare i termini cronologici confinali fra il Medioevo e l'Evo Moderno, fra cultura medioevale e Rinascimento. Si tende sempre più a spostare la fase della Rinascita indietro, e tutto il periodo che corre da Gioacchino da Fiore a San Tommaso, anzi, diciamo meglio, da Gioacchino da Fiore a Cola di Rienzo, è designato come il periodo della vera Rinascita, come il periodo in cui il concetto di rinnovamento, di renovatio, si va impiantando nel cuore stesso della nostra civiltà mediterranea. Una esposizione lucida e intelligente dello stato della questione la si può trovare nell'articolo prolusione di Raffaello Morghen, Rinascita romanica e Rinascimento, nel periodico «Religio» (Maggio, 1939). In calce all'articolo è una nota bibliografica sufficiente allo scopo. Comunque, sono da consultarsi anche le opere specialmente di C. Haskins, fra cui cospicua quella intitolata appunto: The Renaissance of the twelfth Century, Cambridge, Mass., 1927.

Di capitale importanza in materia sono le opere del Burdach e del Piur, come l'opera del Robert, aggiornata dai proff. Paré, Brunet, Tremblay, La Renaissance au XII siècle: Les Écoles et l'enseignement (1933).

Giuseppe Toffanin, che da molti anni difende fervidamente una sua particolare tesi sulla presenza costante di elementi, diciamo cosí, umanistici, nella tradizione cristiana, è intervenuto ora nella polemica sulla prerinascita con un volumetto il cui spirito e il cui contenuto sono già tutti nel titolo: Il secolo senza Roma (Il Rinascimento del secolo XIII), (Bologna, Zanichelli, 1942).

Sul mondo speculativo che prepara la sintesi di San Tommaso sono sempre fonti preziose di consultazione i volumi di Martino Grabmann (Die Geschichte der scholastichen Methode, Freiburg, 1909), del Prantl, Storia della Logica in Occidente, p. I, tradotta da L. Limentani, «La Nuova Italia», Firenze, i fascicoli tutti della pregevolissima raccolta di «Beiträge zur Geschichte der Philosophie des Mittelalters» («Texte und Untersuchungen», Münster, Aschendorff).

Su San Tommaso e le sue Summae si sa quanto copiosa sia la produzione critica. Da consultare sempre l'eccellente sintesi di E. Bréhier, La Philosophie du Moyen Age, Paris, 1937.

Fondamentali le indagini e i repertori del padre P. Mandonnet. II medesimo Mandonnet in collaborazione con il Destrez ci ha dato fin dal 1921 una Bibliographie thomiste di cui si potranno cercare i complementi nel «Bulletin Thomiste» di Parigi.

Eccellente monografia riassuntiva cosí quella di J. Mausbach, Thomas von Aquin als Meister christlicher Sittenlehre (Monaco, 1925) come quella di E. Gilson, Le Thomisme: Introduction au système de Saint Thomas d'Aquin, Parigi, 1927.

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