VIII LA RIVOLUZIONE FRANCESE

Non è davvero il caso di tentar qui una bibliografia neppure sommaria intorno alla rivoluzione francese. È stato già dimostrato come la produzione storiografica al riguardo ha subito sostanziali trasformazioni. Le Reflections on the Revolution in France di E. Burke inauguravano nel 1790 la serie delle requisitorie. Le opere del Thiers, del Blanc, del Michelet, furono invece le celebrazioni epiche del movimento rivoluzionario. Nel 1856 l'opera capitale di A. Tocqueville, L'ancien régime et la révolution (vedi ora la traduzione di quest'opera, con introduzione e note di G. Candelora, L'antico regime e la rivoluzione, come primo volume della Biblioteca storica «La buona società» iniziata in Roma dal Longanesi) poneva le indagini intorno alla rivoluzione su basi nuove e sostanzialmente bene aderenti alla realtà. Nel medesimo torno di tempo, a risultati non molto difformi da quelli del Tocqueville giungeva in Germania E. v. Sybel, Geschichte der Revolutionzeit von 1789 bis 1800, in 5 voll., pubblicati a Stuttgart. Ippolito Taine, con la grande sua opera Les origines de la France contemporaine, ha voluto, come si sa, applicare alla storia della rivoluzione francese il metodo piú positivo, anzi, diciamo piú esattamente, piú positivista. Sul tracciato del Tocqueville, pur giungendo a visioni molto piú vaste e complete, si muoveva la grande opera di Alberto Sorel, L'Europe et la révolution française, in 8 voll., pubblicati a Parigi fra il 1885 e il 1893. Da un punto di vista socialista ha fatto la storia della rivoluzione francese J. Jaurès, Histoire socialiste, voll. 4, Parigi, 1901-1904. Ricordiamo la severa requisitoria di Alessandro Manzoni, La rivioluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana del 1859, Milano, 1889; e la magistrale ricostruzione di Gaetano Salvemini, La rivoluzione francese 1789-1792, Milano, 1905, 5a ed.

A noi, naturalmente, interessava il travaglio portato dalla rivoluzione francese nella società religiosa e cristiana, non solamente di Francia, ma di tutta Europa. Ci siamo quindi attenuti soprattutto alle opere che hanno cercato di esplorare i principî direttivi del movimento rivoluzionario e in particolare quelle che hanno fissato la crisi tremenda traversata dalla cattolicità francese durante l'uragano rivoluzionario. Segnaliamo in particolare a questo riguardo l'opera di A. Aulard, Histoire politique de la révolution française, Parigi, 1901, quella di G. Bourgin, Die französische Revolution, Stuttgart, 1922 e soprattutto la raccolta di saggi di Albert Mathiez, La révolution et l'église, Études critiques et documentaires, Parigi, Colin, 1910.

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