CAPITOLO VI LA RISCOSSA CONTRO I TIRANNI

Contro tutti questi incalcolabili impedimenti, contro questi orrori e questi disastri, che poteva mai opporre una Convenzione Giacobina? lo Spirito irriflessivo del Giacobinismo e la Frenesia Sanculottica senza formule? I nostri nemici ci premono, dice Danton, ma essi non debbono conquistarci, «noi piuttosto ridurremo in cenere la Francia, nous brûlerons la France».

I Comitati di Sureté, di Salut, si sono sollevati «à la hauteur, all'altezza delle circostanze». S'elevino pure tutti i mortali à la hauteur. Che le Quarantaquattromila Sezioni e i loro Comitati Rivoluzionarî facciano vibrare ogni fibra della Repubblica; e ogni Francese senta che bisogna agire o morire. Queste Sezioni e questi Comitati sono la circolazione del sangue del Giacobinismo, Danton mediante l'organo di Barrère e il Salut Public, ottiene un decreto: Che per legge debbano esservi in Parigi due meetings settimanali della Sezione; inoltre, che il più povero Cittadino sia pagato per assistervi ed abbia il suo salario giornaliero di Quaranta Soldi. Questa è la celebre «Legge dei Quaranta Soldi»: un fiero stimolante pel Sanculottismo, per la circolazione del sangue del Giacobinismo.

Il ventitrè Agosto, il Comitato della Salute Pubblica, come il solito mediante Barrère, aveva promulgato, in parole degne di memoria, il suo Rapporto, che presto divenne Legge, sulla Leva in massa. «Tutta la Francia con quanto è in essa tra uomini o risorse è messa in requisizione», dice Barrère, con parole degne di Tirteo, le migliori parole che si conoscano di lui. «La Repubblica è una vasta città assediata». Duecentocinquanta Fucine si allestiscono in questi giorni nel Giardino del Lussemburgo e tutt'intorno al muro esterno delle Tuileries, per costruire le armi, sotto gli occhi del Cielo e della Terra! Da tutti i casali verso i Capoluoghi, verso l'indicato Campo o sede di guerra, dovranno marciare i Figli della Libertà, con la bandiera che avrà la scritta: «Le Peuple Français debout contre les Tyrans. Il Popolo Francese insorto contro i Tiranni». «I giovani andranno alla battaglia; è loro còmpito di conquistare; gli uomini ammogliati costruiranno le armi, trasporteranno il bagaglio e l'artiglieria; provvederanno alla sussistenza: le donne lavoreranno gli abiti dei soldati, faranno le tende; disimpegneranno il servizio negli ospedali; i fanciulli sfilacceranno la biancheria vecchia per uso dei chirurghi: i vecchi si faranno trasportare nei luoghi pubblici, ove con la parola stimoleranno il coraggio dei giovani; predicando l'odio pei Re e l'unità della Repubblica.» Parole da Tirteo, che risuonano in tutti i cuori della Francia.

In questa disposizione di animo, poichè non v'è altro a fare, la Francia si scaglierà contro i suoi nemici. A corpo perduto, senza badare nè a spese nè a conseguenze; non curando nessuna legge, nessuna regola, tranne questa suprema legge: la Salvezza del Popolo! Le armi sono tutto il ferro che è in Francia; la forza è tutta quella che posseggono gli uomini, le donne, i fanciulli di Francia. Là, nelle loro duecentocinquanta baracche da fabbri, nel giardino del Lussemburgo o delle Tuileries, si costruiscono le armi senza posa, sotto gli occhi del Cielo e della Terra.

Nè l'audacia eroica adoperata contro il nemico straniero può far dimenticar la vendetta contro quello domestico. Accelerata la circolazione vitale dei Comitati Rivoluzionarî da quella Legge dei quaranta soldi, il Deputato Merlin, non quello di Thionville che noi vedemmo uscire a cavallo da Magonza, ma Merlin di Douai detto poi Merlin Sospetto, – si fa avanti circa una settimana dopo colla sua Legge del Sospetto di fama mondiale: che ordina a tutte le Sezioni, mediante i loro Comitati, di arrestare sul momento tutte le Persone Sospette, e spiega in pari tempo quali sono i Soggetti all'arresto e i Sospetti. «Sono Sospetti», egli dice, «tutti quelli che con le loro azioni, relazioni, discorsi e scritti sono in breve divenuti sospetti». Anzi Chaumette, per maggiore delucidazione, negli Affissi Municipali e nei Proclami, statuirà che voi potete quasi riconoscere un Sospetto sulla via, ghermirlo – trascinarlo al Comitato e in Prigione. Badate alle vostre parole, badate ai vostri sguardi: se non potrete essere Sospetto per altro, voi potrete divenire, come si soleva dire: «Sospetto di essere Sospetto!» Poichè non siamo forse in istato di Rivoluzione?

Mai Legge più spaventevole è stata adottata da una Nazione. Tutte le Prigioni, tutte le Caserme del territorio francese sono piene fino al tetto. Quarantaquattromila Comitati, come tante compagnie di mietitori o spigolatori, spigolano nella Francia, raccolgano la loro messe e la depongono in quelle Case. Messe di loglio aristocratico! E per tema che i Quarantaquattromila, ciascuno nel proprio campo maturo, si mostri insufficiente, si sta organizzando un «Esercito Rivoluzionario» ambulante: seimila uomini, sotto il comando di abili capitani, deve perlustrare il paese in lungo e in largo, intervenendo ovunque trovi infiacchito il lavoro della spigolatura. Ciò hanno richiesto la Municipalità e la Società-Madre; così ha decretato la Convenzione. Che gli Aristocratici, i Federalisti, i Signori siano distrutti, e tremino tutti gli uomini. «Il suolo della Libertà dev'essere purificato», – con la vendetta!

Nè fino a quel momento il Tribunale Rivoluzionario ha avuto un giorno di vacanza. Blanchelande per aver perduto Saint-Domingo; i «Cospiratori di Orléans» per «avere assassinato», assalendolo, il sacro Deputato Léonard Bourdon: questi insieme a molti altri Oscuri, cui dolce era la vita, sono morti. Ogni giorno la grande Ghigliottina ha la sua preda. Come uno Spettro nero, quotidianamente, alla sera, scivola il Cesto della Morte a traverso la variopinta folla delle cose. La strada variegata rabbrividisce per un istante; dopo un istante dimentica. Gli Aristocratici! essi erano rei contro la Repubblica; la loro morte, non foss'altro che per la confisca dei loro beni, sarà utile alla Repubblica: Vive la République!

Negli ultimi giorni di Agosto cade una testa più notevole: quella del Generale Custine. Custine fu accusato di durezza, d'inabilità, di perfidia; insomma di tante cose fu accusato; fu trovato reo, possiamo dire, d'una sola cosa, dell'insuccesso. Nell'udire la sua sentenza inaspettata, «Custine cadde dinanzi al Crocefisso», e rimase silenzioso per lo spazio di due ore. Egli procedette verso la Place de la Révolution cogli occhi umidi di pianto e atteggiato a preghiera; rivolse lo sguardo in alto alla mannaia lucente, montò rapidamente lassù, e rapidamente fu cancellato dalla lista dei Viventi. Aveva combattuto in America; era un uomo altero, bravo, e la sua sorte lo condusse a quel punto.

Il giorno due di quello stesso mese, alle tre del mattino, un veicolo con le persiane chiuse partiva dal Temple diretto alla Conciergerie. Nel suo interno v'erano due Municipali e Marie-Antoinette già Regina di Francia! Là, in quella Conciergerie, in una cella ignominiosa, orribile, separata da figliuoli, dai congiunti, dagli amici, abbandonata dalla speranza, ella passa lunghe settimane in attesa della fine.

La Ghigliottina, è evidente, va acquistando, al pari di tante altre cose, una rapidità di moto sempre crescente. La Ghigliottina, con la sua speditezza, sarà l'indice della velocità generale della Repubblica. Lo strepito della sua immensa mannaia che s'alza e s'abbassa, in orride sistole e diastole, è parte di tutto l'enorme movimento della vita e della circolazione del Sistema Sanculottico! – «I Cospiratori di Orléans» e gli Assalitori dovevano morire, malgrado tutte le lagrime, malgrado tutte le suppliche; tanto è sacra la persona d'un Deputato. Eppure il sacro può essere sconsacrato la dimane; il vostro stesso Deputato non è più grande della Ghigliottina. Noi vedemmo il povero Gorsas Deputato e Giornalista che si nascondeva a Rennes al primo scoppiare della Guerra del Calvados. Egli si recò poi di soppiatto a Parigi nell'Agosto; si tenne celato per parecchie settimane intorno al Palais ci-devant Royal; ma un giorno fu visto, preso, identificato, e perchè era già «fuori della Legge», senza tanti complimenti fu mandato alla Place de la Révolution. Morì raccomandando la moglie e i figli alla pietà della Repubblica. Siamo al nove Ottobre 1793. Gorsas è il primo Deputato che muore sul patibolo; e non sarà l'ultimo.

Sono in prigione l'Ex Maire Bailly e l'Ex Procureur Manuel. Brissot e i nostri poveri Girondini arrestati sono già divenuti i Girondini carcerati, accusati; tutto il Giacobinismo schiamazza per la loro punizione. I Suggelli di Duperret sono rotti! Quei Settantatrè Protestanti Segreti, d'un subito, un giorno sono denunziati, e messi in istato d'accusa; le porte della Convenzione sono «previamente chiuse», perchè nessun implicato possa fuggire. Essi furono condotti in prigione in maniera assai brusca quella stessa sera. Felici coloro che per buona sorte si trovano assenti! Condorcet s'era dileguato nelle tenebre; forse, al pari di Rabaut, trovasi fra due muri nella casa d'un amico.

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