SCENA VIII.

MARTINO, ORESTE, CENCIO, GENNARO, AMBROGIO e gli altri operai di Valori, dal fondo.

Oreste. ― Nessuna vergogna: siamo qui per ripigliare il lavoro.

Cencio. ― E poi mi pare ci sia poco da ragionare: la cassa della società non ha più un cavurrino, il magazzino cooperativo non ha più una libbra di riso a darci, le famiglie quel po' di sparagno, se l'han fatto, se lo sono mangiato, dunque!...

Ambr. ― Dunque, maledetto lo sciopero!

Genn. ― La colpa è tutta di Bobi..... che possa essere acciso!

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