20. – Il principio d’autorità e la foca.

Va da sè da per tutto. Ho sentito dire che tempo fa, una radunanza numerosissima di proletari ha salutato con molto entusiasmo un signore che ha parlato per una buona mezz’ora in lingua francese.

La lingua francese è una lingua latina; fra le lingue latine è la più diffusa; dicono che è anche facile. Ecco: io l’ho studiata con una certa regolarità, ma confesso di non comprenderla con soverchio agio. Immagino – mi si perdoni l’immodestia – di essere intelligente come su per giù era ciascuno di quei proletari radunati come ho detto. Ergo: quei proletari non hanno capito un accidente. Ma hanno applaudito quel signore che poi parlava in vece di un altro signore – Barbusse, mi pare – occupatissimo altrove. Hanno applaudito, ma ci deve essere stato di mezzo il principio d’autorità. Se no non si spiegherebbe come mai una folla di italiani, che non sanno, parola d’onore il francese, abbiano applaudito un francese che non sa, parola d’onore, l’italiano. Infatti, narra la cronaca che un graduato di quella disciplinata massa aveva preparato l’ambiente con questo discorso in dialetto:

— Costui rappresenta Barbusse che non può venire. Barbusse è uno scrittore ma è anche comunista. I comunisti amano l’Italia come amerebbero la Russia se non ci fosse Lenin, cioè se la rivoluzione fosse ancora da fare. Costui, badate, non dirà nulla di speciale. Per esempio vi dirà: «Buona sera miei compagni, tenetevi pronti per il giorno della rivoluzione, che sarà un bel giorno e che verrà un giorno o l’altro». In ogni modo fategli buona accoglienza. –

Così forse, quel tale, poi parlò. Alla fine gli ascoltatori lo applaudirono con tanto calore, che se c’era il pallido Barbusse impallidiva anche di più.

E se c’era una foca (fate sentire la vostra voce!) dopo due potenti grugniti, l’effetto era lo stesso.

A me piace, in fondo, la gente che non si fida, che vuol vederci chiaro anche nei consigli di fabbrica; che ha, come i nostri proletari, una coscienza fatta, libera e indipendente, senza pregiudizi e preconcetti irrazionali e che va in delirio quando sente la voce della foca.

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