Scena IX

Angelica, e detti

Angelica:        Io sono tutta spaventata.

Valerio:        (ad Angelica) Che avete, madamigella?

Angelica:        Il mio povero fratello...

Martuccia:        Sta ancora così?

Angelica:        Un poco meglio. Egli è alquanto più tranquillo.

Martuccia:        Udite, udite, madamigella. Questo signore mi ha detto cose consolanti per voi, e per vostro fratello.

Angelica:        Anche per lui?

Martuccia:        Se sapeste il sacrificio che è disposto a fare!

Valerio:        (piano a Martuccia) (Non le dite nulla.) (volgendosi ad Angelica) Evvi forse alcun sacrificio ch'ella non meriti?

Martuccia:        Ma converrà parlarne al signor Geronte.

Angelica:        Cara amica, se voi voleste prendervi questo incomodo!

Martuccia:        Volentieri. Che dovrò dirgli?... Vediamo... Consigliamo.. Ma sento qualcuno. (corre verso il appartamento di Geronte) È il signor Dorval. (a Valerio) Non vi fate vedere. Andiamo nella mia camera, e parleremo a nostro bell'agio.

Valerio:        (a d Angelica) Se vedete vostro fratello...

Martuccia:        Eh andiamo, signore, andiamo. (lo spinge, e parte con lui)

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