Scena X

Angelica, e Dorval.

Angelica:        (da sè) (Che farò io qui col signor Dorval? Posso andarmene.)

Dorval:        (ad Angelica che sta per partire) Madamigella... madamigella?

Angelica:        Signore.

Dorval:        Avete veduto il vostro signor zio? V'ha egli detto nulla?

Angelica:        L'ho veduto questa mattina, signore.

Dorval:        Prima che uscisse di casa?

Angelica:        Sì signore.

Dorval:        È ritornato?

Angelica:        No signore.

Dorval:        Bene! (Non sa ancora nulla.)

Angelica:        Signore, vi chiedo scusa. Evvi qualche novità che mi riguardi?

Dorval:        Vostro zio vi vuol bene.

Angelica:        (con modestia) È tanto buono!

Dorval:        (seriamente) Egli pensa a voi.

Angelica:Questa è una fortuna per me.

Dorval:        Egli pensa a maritarvi.

Angelica:        (mostra modestia)

Dorval:        Eh? Che ne dite?

Angelica:        (come sopra) Avreste voi piacere di maritarvi?

Angelica:        (con modestia) Io dipendo da mio zio.

Dorval:        Volete che vi dica qualche cosa di più?

Angelica:        (con un poco di curiosità) Come più vi piace, signore.

Dorval:        La scelta dello sposo è di già fatta.

Angelica:        (da sè) (Oh cielo!... Tremo tutta.)

Dorval:        (da sè) (Mi pare di vederla contenta.)

Angelica:        (tremando) Signore, ardirò di chiedervi...

Dorval:        Che, madamigella?

Angelica:        Lo conoscete voi quello che m'è destinato?

Dorval:        Sì, lo conosco, e lo conoscete voi pure.

Angelica:        (con un poco di gioia) Io pure lo conosco?

Dorval:        Certamente:        voi lo conoscete.

Angelica:        Signore, avrò io il coraggio

Dorval:        Parlate, madamigella.

Angelica:        Di chiedervi il nome di questo giovane?

Dorval:        Il nome di questo giovane?

Angelica:        Sì, se voi lo conoscete.

Dorval:        Ma... se egli non fosse tanto giovane?

Angelica:        (da sè, con agitazione) (Cielo!)

Dorval:        Voi siete tanto saggia... dipendete da vostro zio...

Angelica:        (tremando) Credete voi, signore, che mio zio voglia sacrificarmi?

Dorval:        Che intendete voi per questo sacrificarvi?

Angelica:        (con passione) Ma... senza il consenso del mio cuore.. Mio zio è sì buono!... Chi potrebbe mai avergli dato questo consiglio? Chi avrà mai proposto questo partito?

Dorval:        (un poco punto) Ma... questo partito... Madamigella... E s'io fossi quello?

Angelica:        (con gioia) Voi, signore?... Il ciel lo volesse!

Dorval:. (contento) Il ciel lo volesse?

Angelica:        Sì, io vi conosco. Voi siete ragionevole, siete sensibile, mi fido di voi. Se avete dato a mio zio questo consiglio, se gli avete proposto questo partito, spero che ritroverete ancora la maniera di farlo cangiar di parere.

Dorval:        (Eh! eh! Non c'è male.) (ad Angelica) Madamigella...

Angelica:        (afflitta) Ah, signore!

Dorval:        Avreste voi il cuor prevenuto?

Angelica:        (con passione) Signore!

Dorval:        V'intendo.

Angelica:        Abbiate pietà di me!

Dorval:        (Io l'avea ben detto; l'avea ben preveduto! Buon per me, che non ne sono innamorato, ma incominciava a prendervi un po' di gusto.)

Angelica:        Signore, non mi dite nulla?

Dorval:        Ma, Madamigella...

Angelica:        Avreste voi forse qualche particolare premura per quello cui vorrebbero darmi?

Dorval:        Un poco.

Angelica:        (con passione e costanza) V'avverto che io l'odierò.

Dorval:        (da sè) (Povera ragazza! Mi piace la sua sincerità.)

Angelica:        Deh! Siate compassionevole, siate generoso.

Dorval:        Sì, madamigella... sì, lo sarò... vel prometto. Io parlerò a vostro zio in vostro favore; e farò ogni possibile perchè siate soddisfatta.

Angelica:        (con gioia) Oh! quanto mi siete caro!

Dorval:        Poverina!

Angelica:        (con trasporto) Voi siete il mio benefattore, il mio protettore, il padre mio. (lo prende per la mano)

Dorval:        Mia cara ragazza!..

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