Ecco la lettera indirizzatami dal figlio di Kossuth:
Budapest, 30 aprile 1906.
Egregio Signore,
Esiste difatti una corrispondenza tra Mazzini e Luigi Kossuth, che si conserva alla Biblioteca del Museo Nazionale Ungherese, alla quale è stata consegnata insieme a tutti gli scritti e corrispondenze del compianto mio Genitore.
Codesta consegna è stata fatta nel 1895 da me, col patto che detti scritti tutti e corrispondenze non debbano essere rese di pubblica ragione se non dopo trascorsi 30 anni. Tale restrizione fu imposta per i dovuti riguardi a persone ancora viventi ed a famiglie esistenti.
Per questa ragione non mi è possibile mettere a sua disposizione copia della suddetta corrispondenza: la quale per altro, non è punto voluminosa, imperocchè i rapporti tra Luigi Kossuth e G. Mazzini sono stati più personali che epistolari. Difatti, erasi costituito a Londra un Comitato rivoluzionario, allo scopo di preparare la resistenza nei vari paesi d’Europa alla risorgente tirannide. Membri di codesto Comitato erano Mazzini e Ledru Rollin, e presidente ne era Kossuth. Il triumvirato tenea frequenti sedute: però l’accordo nel seno di esso fu di breve durata, e perciò breve ne fu il funzionamento, poichè Mazzini organizzò, contro il parere reciso del Kossuth, il moto di Milano nel ’53, ed in tale occasione usò del nome di questi in modo non autorizzato dal medesimo. Kossuth era avverso per principio a simili tentativi, che non potevano avere altro esito se non quello di condurre al patibolo i migliori patrioti. Kossuth disapprovò pure il tentativo di sommossa organizzato da Mazzini a Genova ed aiutò con tutte le sue forze la creazione dell’Italia Unita..... (L’Imperatore Napoleone III mise per condizione della guerra del ’59 che dovesse cadere in Inghilterra il Ministero di Lord Derby, il quale si era mostrato talmente favorevole all’Austria da fare temere l’intervento inglese. Difatti Derby annunziò in un suo discorso nella Camera dei Pari, la decisione di proclamare la neutralità armata, quale primo passo in codesto senso. Kossuth s’impegnò di far cadere co’ suoi più fidi amici Bright, Cobden, Gilpin, ecc., il ministero Derby e di far giungere al potere Palmerston, Russell, Milner Gibson, ecc., a patto che questi si impegnassero a mantenere la neutralità benevola dell’Inghilterra. Gli sforzi di Kossuth furono coronati di successo e così Napoleone III si decise ad intervenire in Italia nel ’59).
Accennai a quanto sopra, ritenendo potesse esserle di qualche interesse.
Con ogni stima
Devotissimo
Francesco di Kossuth.
Sugli accordi del Kossuth con Napoleone III, cfr. i suoi Souvenirs, cap. IV, e Chiala, Lettere di Cavour, III, CLXXXVII.