Il suocero d’Acerbi, Luigi Secchi di Genova, fu de’ più larghi sovventori di denaro pe’ moti del 6 febbraio: e Mazzini, il 23 dicembre ’52, lo ringraziava, con effusione, della sua offerta tanto più cospicua, perchè «l’inerzia de’ nostri ricchi e di quei di tutti i paesi» l’aveva avvezzato «a meravigliarsi d’ogni entusiasmo patriottico in materia finanziaria.» Al Secchi indirizzò nel gennaio ’53 Aurelio Saffi questa lettera:
Genova, 30 gennaio 1853.
Cittadino,
Voi avete data prova di generoso interessamento per la causa del paese, dando alla medesima, or non ha molto, 5 mila franchi. Sono in Genova per brevi istanti, e l’imminenza d’avvenimenti decisivi per la patria italiana mi obbliga a ripartire subito. Sapendovi qui, sento il debito di ringraziarvi in nome mio e de’ miei colleghi, per ciò che avete fatto, per ciò che siete disposto a fare con l’opera personale e con le ricchezze vostre, a pro’ dell’idea alla quale abbiamo consacrato i nostri sforzi.
L’esempio che avete offerto, come patriota, ai vostri connazionali m’incoraggia a rivolgermi a Voi per un duplice favore in nome d’Italia.
Ho presso di me 5375 franchi in banche note inglesi, destinati a necessità urgenti pel lavoro patrio. Ho bisogno di cambiarli subito in moneta. Vi prego di volerlo fare e ve li trasmetto con la presente per mezzo di Lemmi. Conto sulla vostra gentile adesione.
L’altro favore è questo. Per bisogni imprevisti insorti qui e riguardanti l’oggetto discorso sopra, 5375 franchi non bastano. Ci occorrono ad ogni costo altri 2500 franchi. Vorreste voi prestarli al paese? Il vostro passato m’è garante che non vi sarà discaro questo nuovo sacrificio. Pensate che il medesimo sia come una tassa di guerra. E guerra forse vitale si avvicina. Siccome spero che questa circostanza mi offrirà il piacere della vostra conoscenza personale, così a voce vi parlerò più circostanziatamente di tutto.
Intanto gradite l’espressione sincera della mia stima e della mia fratellanza
Vostro A.Saffi.
Al cittadino Secchi.
Il Secchi prestò 5 mila franchi (come da ricevuta del Saffi): così i fatti di febbraio costarono una bella sommetta al banchiere genovese, che tuttavia nessuno ricorda!....