K. La Relazione Acerbi.

S’intitola «Relazione del bilancio della finanza in denaro, amministrata dall’Intendenza Grenerale dell’esercito meridionale durante la campagna di Sicilia e Napoli, 1860-61». Tutto vi è giustificato con probità esemplare: che l’Acerbi, ricchissimo, fu de’ molti a’ quali la patria costò una vistosa sostanza personale, ed uscì dalla rivoluzione col patrimonio stremato e mani nette. Dalla sua relazione stralcio il brano che concerne i primi atti dell’Intendenza: «dalla partenza di Genova – 5 maggio – sino alla resa di Palermo – 31 detto – com’era naturale la legione dei Mille si ebbe un’Amministrazione piuttosto paterna che militare, ma nullameno ordinata per modo che al termine di questo avventuroso periodo si potè presentare in Palermo al generale dittatore il relativo rendiconto, verificato e riconosciuto regolare.

«Questo fatto torna a massima lode degli Uffiziali preposti all’Amministrazione, come che essi non fossero altrimenti amministratori, ma realmente soldati. Comuni quindi ebbero con i loro compagni le fatiche, gli stenti, i pericoli; al loro fianco nelle prime file dei combattenti, con essi caddero quali feriti, quali estinti sul campo di battaglia. Unica distinzione fra loro questa: che cessato il bisogno del marciare e del combattere, a tutti comune, mentre agli altri era pur consentito il riposo, essi invece con solerte cura accudivano ai viveri, alle paghe, al vestiario, ed alle armi.

«A tanto fu provveduto colla sovvenzione avuta dal Comitato di Genova di It. L. 90,000 – delle quali dispendiate L. 70,000 – le residue L. 20,000 – furono versate nelle mani del Dittatore alla presentazione del resoconto.» – Lettere d’Ippolito Nievo all’Intendente fanno fede che «gli elementi per stabilire il conto generale erano in perfetto ordine»; anzi il Nievo, non presago della sorte che l’attendeva, s’andava «gloriando nella fantasia» del completo resoconto della gestione «come di cosa già fatta e di gran nostra lode.» Il resoconto compilato dall’Acerbi, dopo la disparsa del Nievo, è intestato:

«Bilancio della finanza in denaro, amministrata dall’Intendenza Generale dell’esercito meridionale durante la campagna di Sicilia e Napoli del 1860-61.»

Dare
Amministrazione dei Mille dal 5 maggio al 1° giugno:
Sovvenzioni alla cassa: Comitato di provvedimenti di Genova . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .L. 70,000 –
Amministrazione dell’Intendenza e vice-Intendenza Generale a Palermo dal 2 giugno 1860 al 28 febbraio 1861:
Sovvenzioni alla Cassa: Banco di Palermo . . L. 5,206,080 62
Offerte volontarie . . L. 12,158 95
Introiti diversi. . . . . L. 10,866 04
Amministrazione dell’Intendenza Generale a Milazzo, Messina, Cosenza, Caserta e Napoli dal 20 luglio al 24 febbraio 1861:
Sovvenzioni alla Cassa: Cassa di Palermo . . .L. 21,130 05
Offerte volontarie . . L. 8,247 30
Banco di Messina . . L. 2,451,710 28
Banco di Napoli. . . . L. 17,945,958 35
Partite di giro: Trattenute . . . . . . . . .L. 3,746 62
Depositi di garanzia L. 11,947 13
Tesorerie dello Stato L. 432,396 43
Totale . . . . . . . . . . . L. 26,174,241 77

Il resoconto delle spese è minutissimo e comprende anche le gratificazioni per dimissione – a campagna finita – in L.1,962,625 11; e per congedo in L. 3,307,356 74. Al bilancio in denaro doveva far pendant il bilancio «in natura» – effetti di vestiario, armi, requisizioni ecc., ma per la tragica morte, avvenuta testè, di Mario Acerbi m’è stato impossibile appurare se tra le carte del padre esistesse questo secondo resoconto.

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