Il romanzo sintetico

Roma, 25 dicembre 1939

Il Futurismo che festeggia il suo trentennale d’«orgoglio italiano svecchiatore novatore velocizzatore» in questa eccitante atmosfera di guerra dopo aver dato all’Italia imperiale mussoliniana e al mondo le parole in libertà degli aeropoeti i polimaterici degli aeropittori le nude architetture ascensionali di Sant’Elia il teatro sintetico a sorpresa distruttore dei tre atti le sintesi musicali rinnova oggi il romanzo

Sappiamo che il grosso pubblico non sottilizza fra i libri da leggere rimangia freddi versi arrotolati in pillole e nauseanti minestroni di prosa il cui riso diluito nei capelli bianchi della tradizione e della critica provoca il vomito

Noi aeropoeti futuristi fieri del nostro dinamismo costruttivo pilotiamo invece gli apparecchi della nostra fantasia esploratrice in cerca del massimo ardore della massima rapidità e della più splendida sintesi

Per svagarci atterriamo se volete in quella radura di bosco alpestre che il sole meridiano scalda delicatamente e che ci piace laggiù sotto la carlinga

Vi langue in un giaciglio di sempre verde lauro la seminuda Poesia snella fasciata di versicolori parole in libertà con pupille di nero brillante soave furore amoroso e la vita stretta da preciso desiderio vorrebbe amare aspetta s’annoia sospira

A pochi centimetri sulla sua ottomana di foglie morte si muove con affanno il panciuto Romanzone tatuato di minuzie vissute sotto labbroni che bavano il pettegolezzo

Egli nel profumarsi con laccati fiori e accenti parigini ha dimenticato i saporiti bocciuoli carnosi della bella vicina

Il bosco tutto brividi verdi fiata una tiepida voluttà di resina rose gaggie subito strilla poiché deve cedere ai laceranti passi del ridente giovanissimo elastico pronto all’attacco romanzo sintetico

Sedurre e costringere al bacio è il suo ritmo e Poesia l’accetta golosamente da giuggiola a giuggiola fino allo svenimento d’una inebriante fusione totale

Ora il nostro sguardo magnetizzato ancora dai riflessi rossoviola delle ambe imperializzate dalla civiltà meccanica italiana in soli sette mesi inseguendo le carlinghe degli S-79 colme di Granatieri di Sardegna che scavalcano in venti minuti l’Adriatico commisera i pubblici che contano nel vecchio Romanzone tutte le pulci di un gatto tutti i rancori di una zitella e tutti i sudori di un facchino il cui lezzo per fortuna non raggiunge la nostra quota

Nel secolo dei 700 all’ora e delle acrobazie aeree noi disprezziamo l’avvilente monotonia delle mille pagine di Thomas Mann e di Jules Romains che bene si accompagnavano con il dondolio delle diligenze

Noi sogniamo l’avvento di un romanzo sintetico che allieti l’aeroviaggio dei passeggeri a 2000 metri abbellendo i paesaggi visti dall’alto compenetrati con le sintetiche vicende lette a ritmo di motore e le flessuose nuvole possedute e i riposi dei combattenti tra una battaglia e l’altra

Vogliamo superare o perfezionare

1. Il romanzo a sfondo materno per signorine e il romanzo d’ambiente provinciale (Mastro Don Gesualdo di Verga)

2. Il romanzo poetico o poema narrativo (Mafarka il futurista di Marinetti Il trionfo della Morte di G. d’Annunzio)

3. Il romanzo a sfondo poetico-filosofico-sociale (I Miserabili di V. Hugo)

4. Il romanzo caricatura politico-giuridico-sociale (L’Isola dei baci di Marinetti e Corra Patriottismo Insetticida di Marinetti Ottimismo ad ogni costo di B. Sanzin)

5. Il saggio di economia romanzata o avventura di cifre (Il podestà dagli occhi aperti di U. Notari)

6. Il romanzo di guerra vissuta (L’alcova d’acciaio di F. T. Marinetti)

7. Il romanzo a sfondo storico (I promessi sposi di A. Manzoni)

8. Il romanzo storico (Walter Scott Guerrazzi Dumas)

9. La storia romanzata (Roma e Cleopatra di Maffio Maffi L’Aretino di Antonino Foschini)

10. Il romanzo analitico socialpessimista comunisteggiante (Thomas Mann Jules Romains) degenerazione del «monologo interiore» di Dujardin che Proust e Joyce corrompendo le nostre parole in libertà sintetiche dinamiche simultanee trasformarono in una sciolta di parole

11. Il romanzo di vita trasognata (Astra e il Sottomarino di Benedetta)

Il romanzo sintetico dev’essere invece

1. Brevissimo completo tale da poter sviluppare l’intuizione del lettore fino a supporre lo sviluppo logico dell’azione

2. Inventato cioè originalissimo nel soggetto nella realizzazione e nella forma tipografica quindi senza alcun legame con il già narrato e con il già visto

3. Attualistico cioè a contatto con tutti gli apporti della civiltà in continuo sviluppo

4. Avveniristico cioè anticipatore di eventi politici militari morali sociali scientifici artistici ma non catastrofici

5. Ottimista cioè capace di eccitare nel lettore la volontà di vivere e vincere la vita

6. Eroico cioè esaltatore di tutti gli eroismi guerreschi letterari artistici scientifici accesi dalla generosità a beffa disprezzo del gangsterismo acceso dal denaro

7. Lirico cioè ricco d’immagini capaci di trasportare il lettore verso quelle zone poetiche determinanti rapporti d’amore e di simpatia tra la poesia e le masse

8. Dinamico simultaneo cioè cinematografico adatto ad essere filmato

9. Aeropoetico e Aeropittorico cioè espressione di stati d’animo aerei azioni celesti macchine aeree e future compenetrazioni con la stratosfera

10. Olfattivo cioè sensibile quindi marcato dai profumi e dagli odori dei corpi umani delle macchine degli ambienti

11. Tattile rumorista cioè sensibile quindi marcato dai contatti dai suoni dai rumori piacevoli o spiacevoli dei corpi umani delle macchine degli ambienti

L’avvento del romanzo sintetico darà all’Italia Imperiale Mussoliniana un nuovo primato nella letteratura a scorno del passatismo a gloria del Futurismo

F. T. Marinetti

Calcolo poetico delle battaglie

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