10. Su Philippe Pinel e Jean-Baptiste Pussin.

Philippe Pinel (1745-1826) è considerato uno dei principali artefici della riforma illuminista che portò al «trattamento morale» dei pazienti psichiatrici.

Il 14 ventoso dell’anno III (4 marzo 1795), una delibera del soccorso pubblico lo nomina medico in capo all’ospedale della Salpêtrière, incarico che mantenne per il resto della vita. Nel 1801, ottenne che Jean-Baptiste Pussin (1746-1811) lo raggiungesse come sorvegliante degli alienati.

Sebbene Pinel abbia sempre riconosciuto, nei suoi scritti, di aver appreso da Pussin molti elementi della sua pratica terapeutica, l’importanza di quest’insegnamento è rimasta offuscata per quasi due secoli. Solo nel 1978, con il ritrovamento delle Osservazioni del cittadino Pussin sugli alienati, si cominciò a capire quanto il «sindaco» di Saint-Prix avesse già sperimentato e ottenuto prima dell’arrivo di Pinel a Bicêtre. Tuttavia, bisogna considerare che queste Osservazioni portano la data del 21 dicembre 1797, e sono pertanto una ricostruzione postuma, successiva all’incontro tra Pinel e Pussin:

Il lavoro mi pare grandemente necessario, non solo perché costituisce un esercizio fisico, ma anche perché offre una distrazione. Il lavoro, infatti, appartiene a quella categoria di rimedi psicologici sulla quale insisto particolarmente. Pertanto, dev’essere senza dubbio per ignoranza o per errore che il liceo delle arti, in una delle sue sessioni pubbliche, ha presentato l’ospizio di Avignone come l’unico luogo in Francia dove si pratica tale terapia degli alienati, quando io non ne ho avuta nessun’altra, a mia disposizione, negli ultimi tredici anni.

Oggi, di fronte all’ingresso dell’ospedale della Salpêtrière, si erge una grande statua in bronzo di Philippe Pinel.

Il filosofo Michel Foucault, nel suo fondamentale Storia della follia nell’età classica (1961), considera il dottor Pinel non tanto l’iniziatore di una cura «più umana» per gli internati di Bicêtre, quanto piuttosto il responsabile del passaggio dalla loro coercizione fisica a una più nascosta, ma non meno invasiva, coercizione mentale.

Share on Twitter Share on Facebook