5. Su Marie Nozière.

Il nome di Marie Nozière (1767-?) compare nell’elenco dei centocinquantadue arrestati al quartiere Saint-Antoine dopo l’insurrezione di pratile dell’anno III (1795), ma non in quello dei giustiziati o dei deportati. Se ne può dedurre che venne rilasciata, come accadde ad altri.

Il 7 fruttidoro, anno IV (24 agosto 1796), una cittadina Nozière compare tra i testimoni dell’incendio avvenuto al Gran Teatro di Nantes, durante la rappresentazione dell’opera Zémire et Azor (archivio municipale di Nantes, dossier Grand–Theàtre).

Deposizione della cittadina Nozière.
Io sottoscritta, sarta di scena del Gran Teatro della Repubblica, dichiaro che mentre era in corso il terzo atto, le macchine che dovevano sollevare la gabbia di Azor cedettero di colpo, si ruppe un cavo, e in quel momento vidi lo scenario trasparente dell’appartamento di Zemira prendere fuoco insieme a un altro telo. Qualcuno cercava di tranquillizzarci gridando: «Non è niente», ma io ho alzato gli occhi e ho visto le fiamme che erano già sul soffitto. Allora sono corsa verso il foyer degli attori, che già bruciava, e quindi nel gabinetto delle armi, che gli sta di fianco, e dove s’erano rifugiate diverse persone. Subito dietro di me arrivava il direttore, e grazie a lui abbiamo incitato la gente che era là a prendere le spade e le armi di scena e a far saltare le serrature di una porta che ci teneva prigionieri. Eravamo appena usciti, quando sentimmo il frastuono del lampadario che crollava sul parterre.

In seguito, non esistono altri documenti che possano illuminare la sorte di Marie Nozière. Tuttavia, negli archivi dipartimentali dell’Alta Loira (Alvernia), il suo nome compare più di una volta, tra gli atti dello stato civile del comune di Saint-Julien-des-Chazes. Si tratta senza dubbio di diversi casi di omonimia, ma in particolare dovrebbe essere lei la Marie Naugère (scritto così e corretto a margine), figlia di Antoine Nozière e Joséphine Reboux, nata il 17 luglio 1767. Questo fa della nostra Marie la pro-pro-pro-prozia (sorella del quadrisavolo) di Violette Nozière, famosa patricida degli anni Trenta del xx secolo, ritratta in film e romanzi, icona dei surrealisti francesi e per questo celebrata dagli Area nella canzone del 1978 Hommage à Violette Nozières [sic].

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