5.

So cosa siete venuto a dirmi, mein Freund. Le vostre cure con me sono finite. È giunto il tempo che andiate allein. Da solo, si.

Voi cercate guarigione e della vostra guarigione vorreste fare exemplio, da essa vorreste dedurre una praxi medica. Ma la vostra ricerca è la ricerca di una vita intera, e il vostro cammino è appena iniziato. Gli altri cercano filosofie und formule politische per curare la società, ma non si può curare la società se non si cura der Mann... l’Uomo! Non c’è harmonia senza friede. Io ho offerto loro un nuovo modo di guardare l’universo. Das Fluidum è la metafera fatta realità. Il flusso lega tutto a tutto.

Bergasse vuole che io pubblichi i segreti della doctrina. Brissot e Carra lo appoggiano. Non si sono fermati auch nicht quando ho chiesto loro una cifra uncomensurabile in cambio della rivelazione. Hanno raccolto tutto quel denaro, per cosa? Ho già dato loro tutto ciò che volevano e adesso si accorgono che era zugleich troppo e troppo poco. Vogliono abbattermi, depormi wie einen König per poter credere di essere i paladini della libertà e della verità. Aber sie ist eine falsche Revolution... una revoluzione falscia. Mi accusano di avidità, perché temono di essere dei mediocri.

Voi non siete come loro, D’Amblanc. Voi lo avete capito. Es ist kein Geheimnis. Non c’è nessun segreto. Esiste soltanto il flusso. Puységur lo ha dimostrato davanti ai loro aucchi, ma essi sono blind wie Würmer... Ciechi come vermi. Bergasse non vuole accettare questo, vuole un segreto da carpire per regalarlo al Volk, vuole essere un neuer Prometeus. Lui deve lasciarmi, altrimenti dovrebbe uccidermi alle idi di marzo. E io lo lascerò andare.

Cosi come non cercherò di trattenere voi, doctore. Voi forse avete ancora speranze. Aber... prima che andiate, vi dirò ancora una cosa.

Oggi avete visto un nobile magnetizzare einen Bauern, un contadino. Ma avete mai visto un contadino fare lo stesso a un nobile? Pensate a questo e cercate una via, più che una guida. Vi auguro di trovare eine authentische Revolution... Una revoluzione autentischa, si. Buona fortuna.

Estratto da

RICERCHE E OSSERVAZIONI

SUL TRATTAMENTO MORALE DEGLI ALIENATI

di Philippe Pinel (Parigi, 1798)

Un giovane uomo, in seguito ad avvenimenti sfortunati, perde il padre, e pochi mesi più tardi, una madre a lui molto cara. Da allora, una tristezza profonda e concentrata, niente più sonno, niente appetito e l’esplosione di uno stato maniacale dei più violenti. Lo si sottopone al trattamento usuale, con salassi abbondanti, bagni, docce, uniti ad atti repressivi di un estremo rigore. Tutto questo insieme di cure fallisce. L’alienato viene infine trasferito a Bicêtre in quanto molto pericoloso. Il sorvegliante Pussin, lungi dall’accettare ciecamente un simile giudizio, lo lascia, fin dal primo giorno, libero nel suo alloggio, per studiare il carattere e la natura dei suoi mali. Il cupo tacere di questo alienato, il suo abbattimento, l’aria pensosa e concentrata, qualche scomposto commento che gli sfugge circa le sue sfortune, lasciano intravedere, attraverso idee senza coerenza, il principio della sua mania. Pussin lo consola, gli parla con interesse, arriva a poco a poco a dissipare la sua ombrosa diffidenza e a fargli sperare di ristabilirsi. La sua fiducia e la sua stima nel sorvegliante diventano senza limiti, le sue forze rinascono per gradi, insieme a tutti gli altri segni della salute, mentre la ragione fa valere di nuovo i suoi diritti; e così, colui che in un altro ospizio era stato maltrattato, e segnalato come il più violento degli insensati, è divenuto, con mezzi dolci e conciliatori, l’uomo più docile e più degno d’interesse, per la sua toccante sensibilità.

Nel trattamento morale non si considera il folle come assolutamente privo di ragione, ovvero inaccessibile a sentimenti di timore, speranza, onore... Prima occorre sottometterlo, poi incoraggiarlo.

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