LA MORTE

Se necessario è il male, e necessaria

la morte,—anche tu dunque, o Luminosa,

morrai?... tu, che letizia da ogni cosa

suggi, come ogni bocca sugge l'aria?...

 

Io t'avrò fatta, io con insonne e fida

ansia t'avrò cresciuta, per saperti

mortale, e spenta, forse, in braccio averti?...

Dunque ogni madre al mondo è un'omicida?...

 

Dunque la vita mia, che a te coi cento

e cento suoi lacerti s'aggroviglia,

nulla potrebbe in tua difesa, o figlia

nata per la mia gioia e il mio tormento?...

 

Cingerti non potrebbe un'invisibile

veste, d'amore e amor tutta intessuta,

che contro gli anni e la ferocia muta

della morte ti renda incorruttibile?...

 

Nella miseria mia solo il patire

per te m'è dato, e in esso consumarmi:

perchè tu possa, o figlia, perdonarmi

d'averti messa al mondo per morire.

Share on Twitter Share on Facebook