Si costruiscono anche ne’ fiumi delle ruote di una maniera simile alle già dette. Attorno alla loro fronte si affiggono delle palette, le quali, urtate dall’impeto del fiume, col passar oltre fanno girare la ruota, e così attignendo l’acqua con catini, e trasportandola in alto, senza calpestìo d’uomini, ma col solo urto del fiume raggirandosi, producono il desiderato effetto.
Nella stessa maniera girano i mulini ad acqua, i quali sono in tutto simili, eccetto che tengono in un capo dell’asse una ruota dentata attaccatavi, e questa posta a coltello gira egualmente coll’asse: accanto a questa evvene un’altra minore parimente dentata, ma orizzontale, e col suo asse, sulla punta del quale è la spranga di ferro a coda di rondine, che regge la macina. Così i denti di quella ruota, che è attorno all’asse, spingendo i denti della ruota orizzontale, fan girare la macina, sopra la quale stando appesa la tramoggia, somministra alle macine il frumento, e si cava così la farina.