Vi sono anche in altri luoghi qualità d’acque tali, che rendono la gente, che vi nasce, d’eccellente voce pel canto, come è in Tarso, in Magnesia, ed in altri simili paesi. Evvi nell’Affrica la città di Zama, che il Re Juba circondò di doppie mura, e vi stabilì la sua reggia: a venti miglia da quella sta il castello d’Ismuc, il cui territorio ha una vastissima estensione: or è da notarsi, che, benchè sia l’Affrica madre, e nutrice di fiere, specialmente di serpi, pure nella terra di quel castello affatto non ne nascono, e quelle che mai vi si portassero altronde, vi muojono; ne ciò accade solo ivi, ma dovunque si trasportasse terra di quei luoghi. Si vuole, che vi sia di tale terra anche nell’isole Baleari. Ma ha quella terra ha una virtù assai più maravigliosa, che io così l’ho appresa. C. Giulio figliuolo di Massinissa, a cui apparteneva tutto il territorio di quel castello, militò col padre Cesare: costui albergò in mia casa, e nel continuo conversare occorse discorrere di filologia. Così essendo caduto il discorso sopra le qualità, e virtù dell’acqua, mi disse egli trovarsi in quella terra acque tali, che rendevano i nativi di voce eccellente per cantare; e che perciò si andavano a comprare schiavi belli, e ragazze mature d’oltremare, e si congiungevano, affinchè i figliuoli non solo venissero di buona voce, ma anche di bell’aspetto.
Che se la natura ha procreate tante diverse cose, mentre il solo corpo umano, il quale è in parte di terra, contiene tante specie d’umori, com’è il sangue, il latte, il sudore, l’orina, le lagrime; e se in questa piccola parte terrestre si trova tanta diversità di sapori, non dee sorprendere, se poi in così grand’estensione di terra si trovino differenze infinite di sughi, per i quali passando un corso d’acqua, e imbevendosene, giunge così alla scaturigine; e quindi nascono tanti fonti di diverse specie, sì dalla diversità de’ luoghi, come dalla qualità de’ paesi, e dalla proprietà delle terre.
Di tutte queste cose alcune le ho vedute io medesimo, altre le ho notate ne’ libri Greci, gli autori dei quali sono Teofrasto, Timeo, Possidonio, Erodoto, Aristide, e Metrodoro, i quali con grande accuratezza, ed infinita diligenza hanno dimostrato, come le diverse proprietà de’ luoghi, e qualità dell’acque, dipendono da’ diversi climi della terra. Da questi dunque ho preso, e copiato in questo libro, quanto ho stimato bastante intorno alla diversità delle acque, perchè più facilmente con questi lumi scelgano gli uomini i fonti, da’ quali possano trasportare l’acqua per le fontane e delle città, e de’ municipj; imperciocchè non vi è cosa, che abbia al mondo tanto uso per i bisogni, quanto l’acqua. Naturalmente in fatti ogni animale, se gli mancherà il frumento, potrà conservarsi nudrendosi di frutta, o di carne, o di pesce, o di altra cosa simile, ma senza acqua non può nè corpo d’animale, nè cibo alcuno o nascere, o mantenersi, o prepararsi; onde è necessario ricercare, e scegliere con gran diligenza, e fatica le acque per la salvezza della vita umana.