Capitolo VIII. Del Cinabro.

Passerò ora a dar conto del cinabro. Si narra dunque che si scoprì la prima volta ne’ campi Cilbiani presso Efeso; ed è meravigliosa tanto la cosa in se, quanto la maniera. Imperciocchè si cava una zolla, che si chiama Antrace prima che colla manipolazione si riduca a cinabro, ed ha delle vene quasi ferree, ma di colore alquanto più rubicondo, perchè tiene intorno una polvere rossa: quando si cava, stilla da’ tagli, che fanno i ferri, molte gocciole d’argento vivo, le quali subito sono raccolte da’ cavatori: queste zolle portate al lavoratorio, si gettano in una fornace per cagione del loro grand’umido, acciocchè quivi si asciuttino: e quel fumo, che n’esce per l’operazione del fuoco, ricade sul suolo del forno, e si trova esser tutto argento vivo; e perchè queste gocciole, che vi rimangono, non possono per la loro picciolezza raccogliersi, cavate che ne sono le zolle, colla scopa si raunano in un vaso d’acqua, ove poi si uniscono fra loro, e si mescolano.

Questo, se fa una misura di quattro sestarj, si troverà del peso di cento libbre; e pure quando è tutto sciolto in un vaso, se se gli mette sopra un sasso di cento libbre, sta a galla, nè potrà mai con tutto il suo peso schiacciare, dividere, o sciogliere questo liquore: toltone questo peso di cento libbre, e postovi all’incontro un solo scrupolo d’oro, non istarà a galla, ma se ne calerà da per se al fondo. Questa è una prova, che la gravità di ciascuna cosa non dipende dalla quantità del peso, ma dalla specie.

Serve l’argento vivo in molte cose: senza di lui in fatti non si può indorar bene nè argento, nè rame: di più se vi è un’abito tessuto con oro, ma che consumato per la vecchiaia non possa più decentemente adoprarsi, se ne mettono le pezze a bruciare in vasi di creta sul fuoco: ridotte le medesime in cenere, si getta questa nell’acqua, e vi si aggiunge l’argento vivo: questo raccoglierà, e raunerà insieme tutti i pezzetti d’oro: decantata poi l’acqua, se si pone tutto in un panno e si stringe colle mani, l’argento, perchè liquido, se n’uscirà per i buchi del panno, e si troverà dentro l’oro puro ammassato dallo strignimento.

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