II.

Il giovane fattorino si presentò sull'uscio discretamente. Pareva imbarazzato.

– Padrone.... c'è qualcuno, di là, che domanda di voi.

– Chi è?

– Una donna....

– Una donna? chi è dunque?

– Padrone.... dove essere la madre del.... signor Savello.

Andrea lievissimamente impallidì.

– Falla entrare, – mormorò.

Quindi volto all'Agostini:

– È meglio che la veda.... che le parli.

Il vecchio Agostini si alzò.

– Come volete, padrone.

Il segretario pareva volesse aggiungere qualche cosa.... ma non disse nulla.

Andrea sorrise mestamente.

– Va, va pure, mio vecchio amico.... ti comprendo. Ma non temere: va pure tranquillo! Sono forte. E poi.... sono passati tanti anni!

E a mezza voce aggiunse ancora:

– E tante burrasche!

Il vecchio Agostini uscì dall'altra porta.

Il fattorino riapparve guidando una donna, non vecchia ancora, ma dimessa e grama. Inoltrò incerta, sin nel mezzo della stanza, poi si fermò turbata davanti al tavolo, dietro al quale Andrea, ritto in piedi, l'attendeva in silenzio. Lo guardò fuggevolmente, quindi abbassò la testa confusa.

Andrea la considerava, sempre in silenzio. Quanti anni erano trascorsi!... Come si sentiva diverso e stanco e mutato d'allora, da que' suoi giorni di forza e di volontà quasi brutale! Com'eran lontani quei giorni!...

– Perchè avete dunque voluto venire, voi – disse egli ad un tratto, senza durezza nella voce, ma stanco, solamente.

La donna alzò il capo.

– Lo sapete.... per lui.

E riabbassando la testa, umile:

– Per mio figlio.

Andrea, con un sospiro:

– Dite pure.... per nostro figlio.

La donna mormorò:

– Oh, Andrea!...

E si asciugò le lagrime. La voce, il tono, l'accento umile e supplice della donna risvegliaron forse qualche sentimento, qualche ricordo sopito, ma non obliato nel cuore del padrone, poichè egli incrociò le braccia e si pose a passeggiare in su e in giù per lo studio, senza dir nulla. Ad un tratto si fermò risoluto, davanti a lei.

– Nostro figlio.... – cominciò, – nostro figlio, ebbene.... voi lo sapete.... ha rubato, è un ladro! un ladro, capite? come....

La madre alzò le mani agli occhi e gemette:

– Oh, Andrea, perdonate.... perdonategli!

Si fermò alquanto ansante, poi continuò:

– Oh, Andrea! io non comprendo.... non ho mai compreso.... Voi siete stato, dopo tutto, così buono... sempre, sempre, con me.... con quell'altro poveretto, con mio marito.... ci avete sempre pòrta la mano, sempre! e io lo so, non per me, non per quell'altro poveretto.... che non sa nulla.... ma per lui, per lui.... per nostro.... per vostro figlio.

– Oh, sì! – esclamò amaramente Andrea; – io ho cercato, io ho fatto di tutto perchè lui.... perchè mio figlio, crescesse su, buono a qualcosa.... sebbene non potesse portare il mio nome, alto, forte, nel mondo.... che per Dio, lo avrebbero rispettato!... almeno, dicevo, ho fatto in maniera che potesse divenire qualcosa di buono.... Non l'ho io dunque fatto, cotesto? ditelo voi!

– Oh, Andrea!...

– E invece no, eccolo lì.... trascinato, trascinato.... non una volta, non due, ma cento, ma mille.... Perchè voi non lo sapete, ancora. Nè quell'altro.... vostro marito.... lo sa. Non è mica la prima volta che ruba! Oh, no! È da molto che rubava! Oh, io lo sapeva!... Ma ho dato ordine di non vedere! Ho accomodato sempre, io! Ho nascosto sempre, io. Speravo sempre....

– Oh, Andrea, Andrea!...

La madre piangeva accorata.

– Ah sì! io sperava!... Gli ho parlato.... qui, a lungo. Gli ho parlato io. Era il padrone che parlava.... e lui non ha mai sentito nulla nella mia voce, non ha mai sospettato nulla.... Io per lui non era altro che il padrone! Un padrone davvero straordinariamente tollerante, avrà dovuto pensarlo! Un padrone come se ne trovano pochi!... Non ha mai sentito nulla, lui! Gli ho detto: "Perchè sei disceso a quanto hai fatto?... Vuoi denaro? vuoi che ti aumenti la.... paga? ti contenterò, ma.... non rubare." Lui ha promesso, ha giurato.... e poi ha rubato di nuovo.

La donna singhiozzò più forte.

– Tacete, non vi fate sentire, di là.... Egli ha seguitato a rubare!... Si vede che l'aveva nel sangue, davvero! – finì egli sorridendo, amaramente.

– Andrea, per pietà, che dite mai? – supplicò la madre dolorosa.

– Oh, nulla, nulla, – continuò Andrea, riprendendo la sua passeggiata su e giù per lo studio, – nulla. Egli ha continuato a rubare. Due, più grosse, ho cercato di coprirle, di nasconderle io.... agli altri.... almeno.... per non compromettere me. E il buon Agostini è stato mio complice e aiuto, in questo. Perchè lui – e voi lo sapete – tutto conosce.... Ma l'ultima poi, è stata troppo palese.... S'è portata via tutta la paga degli operai che io ho sottoposto a lui.... perchè ho voluto ch'egli.... mio figlio, non dipendesse da nessuno.... altro che da me. Quasi ottocento franchi.... E si è saputo da tutti.

– Oh Dio, oh Dio! – gemette la madre.

– Sicuro. E pure.... sono riuscito a salvarlo, anche questa volta!

– Oh grazie Andrea, grazie! – gridò la madre fra le lagrime, alzando verso di lui le braccia.

– Ah sì, l'ho salvato, ancora!... ma e poi?...

– Signore, aiutatelo.... e aiutate me, povera madre, – mormorò la donna; – vedete, Andrea, io penso qualche volta....

– Che cosa, dunque ?

– Che sia questo il castigo di Dio, per la mia colpa.

– Chissà, – mormorò Andrea, cupo.

– Ora andate pure, – concluse egli; – vostro figlio.... nostro figlio, ancora una volta è salvo. Ma e poi?...

La donna lo guardò silenziosa.

– Io pregherò tanto Iddio che ci perdoni, tutti!... e che gli tocchi il cuore, a quel disgraziato ragazzo!

Andrea sospirò e non aggiunse nulla. Poi mormorò:

– Andate, dunque, andate.... siete stata sin troppo qua... e centomila occhi son sempre fissi, quassù.... sopra questo angolo ove vivo io. – E soggiunse: – Oh! non parrebbe vero a quelli che.... mi vogliono male, di poter sapere qualcosa.... qualcos'altro del mio passato.... per gettarmelo in volto alla prima occasione! Avete veduto anche voi, in questi due giorni passati?...

– Oh, Andrea! che tempesta! che orrore! che finimondo! E lui, quel poveretto....

– Oh lui, poveretto, mi vuol bene.... mi ha difeso.... e con che calore! lo so bene, sapete?... Ed era l'unico che avrebbe avuto il diritto di darmi addosso.... di sputarmi in viso.... se l'avesse voluto.

– Oh, tacete, Andrea, per carità! non dite di queste cose.

– Andate, dunque, andate.... – finì Andrea.

E le porse la mano che l'altra toccò appena. La donna uscì e Andrea rimase solo.

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