Fu al ritorno, nel riposo d'una fermata, in mezzo alle balze petrose e selvaggie, che il signor consigliere, fattosi accosto al conte, cavò fuori finalmente il segreto, la missione che avea tenuta sino a quel momento a covare nel suo soprabito così strapazzato dalla ruvidezza e dalla "inumanità" della gita....
Il conte lo guardò meravigliato.
Non ne sapeva proprio nulla veramente.
– Sicuro, – profferì solenne e trionfante il buon Seghezzi, – sicuro: il signor conte di Rosa Santa sarà portato alle prossime elezioni come nostro deputato!
E si asciugò nobilmente il sudore, madido di materie verdastre, accumulate nell'orribile spelonca della miniera, che gl'imperlava la fronte.