2. D elle cause di malattia. — Molte sono le circostanze che possono più o meno influire sulla nostra salute, alterandone lo stato normale; noi le distingueremo in tre classi:
1.º Le cause naturali , ovvero quelle che avvengono indipendentemente dalle nostre azioni, come l’influenza atmosferica, i venti, le stagioni, i climi, i luoghi, le acque, ecc.;
2.° Le casuali , e sono quelle che ci sono arrecate dal caso, come i dispiaceri per sopraggiunta sventura, le passioni dipendenti dal nostro temperamento sanguigno, la paura, le cadute, le perdite di sangue, la viziata conformazione, e in generale tutte le calamità che non possiamo prevedere ed alle quali non ci è dato sottrarci;
3.° In fine le cause volontarie, o come dir si voglia, quelle cui han parte in qualche modo la nostra volontà, le nostre azioni; tali sono, per esempio, la qualità delle vesti, degli alimenti, delle bevande di cui facciamo uso; la fatica, la veglia, il sonno, l’inerzia, l’astinenza o il soverchio uso di ciò che è necessario, l’ubriachezza ed in generale l’intemperanza.
A tutte queste cause di malattia, potremo il più delle volte sottrarci colla prudenza, colla filosofia e con un reggime regolato.
3. Del reggime. — I precetti generali del reggime che meglio si addice a ciascun individuo subiscono numerose modificazioni, determinate dall’età, dal sesso, dalla costituzione o temperamento fisico, dal carattere, dalla professione, dalle abitudini, dalla posizione sociale e da molte altre circostanze della vita dell’individuo stesso a cui si consigliano; laonde non si dovrà stabilire un reggime, senza prendere prima in seria considerazione quanto abbiamo ora accennato. Tuttavia si potrà giovarsi delle istruzioni che diamo qui in seguito, come quelle che riguardano ogni individuo a cui stia a cuore la propria salute.
4. Scelta dell’abitazione. — La prima cura da aversi nella scelta d’una abitazione vuol esser quella di accertarsi che non sia fabbricata di recente, nè dipinta internamente da poco tempo, massime in inverno, giacchè molte e gravi malattie provengono dall’umidità. Altre funeste conseguenze si hanno quando si abita in luoghi dove l’atmosfera sia corrotta dalle emanazioni morbose di stagni, paludi, fogne, letamaj, macelli, spedali, cimeteri ecc.; laonde sarà assai vantaggioso l’abitare in case situate in luoghi sani, ariosi, lontani da ogni infezione, e procurare che le camere siano ventilate, acciò l’aria vi si rinnovelli continuamente. Un prolungato soggiorno in una atmosfera non rinnovata può esser causa di serii accidenti. Le case fabbricate da qualche anno e le cui finestre guardino a mezzogiorno, saranno sempre da preferirsi.
5. Della disinfettazione. — Volendo procedere alla disinfettazione di locali dove siano morti persone o animali di malattie epidemiche e contagiose, si comincierà dallo spazzare il pavimento, le pareti ed il soffitto, per toglier via i ragnateli ed ogni immondizia; indi si dovrà lavare tutto con molt’acqua, avendo cura che durante quest’operazione rimangano aperti gli usci e le finestre, a fine di render libera la circolazione dell’aria. Ciò fatto si procederà alle fumigazioni col metodo seguente: si porti in mezzo alla sala un braciere pieno di carboni accesi, e vi si ponga sopra una pignatta piena per metà di cenere, sulla quale si collocherà un pignattino con entrovi 4 once di sale comune un pochetto umido; si versino allora sul detto sale 3 once d’acido solforico, ma si avverta che prima di intraprendere questa seconda operazione si dovranno chiudere gli usci, le finestre ed ogni varco per dove potesse entrare aria. La persona che opererà le fumigazioni si ritirerà subitamente per non inspirare il vapore che si svilupperà in gran copia dalle dette materie, e che non tarderà a riempiere la sala. Tuttavia questo vapore si anderà dissipando a poco a poco, ed allora si potrà riaprire usci e finestre e riabitare il locale.
6. Fumigazioni dei luoghi abitati. — Allorchè occorre di fare delle fumigazioni in luoghi abitati, per esempio presso il letto d’un ammalato, senza dare incomodo al sofferente nè agli astanti, bisogna prima di tutto chiudere gli usci e le finestre, e poi versare entro un recipiente di vetro o di porcellana uno o due cucchiaini d’acido solforico concentrato, sul quale si verserà a poco a poco una quantità eguale di salnitro raffinato in polvere, dimenando nello stesso tempo il miscuglio con una ver ghetta di vetro. I vapori continueranno ad innalzarsi e spandersi per la stanza per circa un’ora: cessati che siano, si riapriranno le finestre e gli usci a fine di rinnovar l’aria.
Se non basta una fumigazione per distruggere il puzzo, bisogna rinnovare l’operazione dopo qualche ora. Per una camera larga e lunga 10 piedi, basta adoperare mezz’oncia d’acido ed altrettanto salnitro. Quando la sala fosse assai vasta, si devono adoperare due o più vasi, mettendo in ciascuno di essi le dosi che abbiamo accennate, sia d’acido solforico che di salnitro, imperocchè mettendone una maggior dose in un vaso solo, si eleverebbero da esso vapori rossi, che conviene evitare.
7. Altra maniera di fumigazione. — Si può anche ottenere una fumigazione, forse preferibile alle due già descritte, operando come segue: si pesti e si mescoli insieme once 3 e denari 8 di sale comune, e denari 16 di manganese; si metta questo miscuglio in un vaso di vetro o di porcellana e vi si aggiunga 4 once d’acqua: indi vi si versi sopra, a poco per volta, 2 once d’acido solforico concentrato. Se il luogo dove si procede alla fumigazione non sia abitato, si potrà versare l’acido tutto in una sol volta sopra il miscuglio.
8. Modo di garantirsi contro l’umidità. — Dovendo dormire in una camera il cui pavimento sia stato lavato da poco tempo, e che perciò apparisca tuttavia umido, gioverà spargere sul pavimento stesso una quantità di segatura di legno non aromatica e bene asciutta, la quale si incorporerà dell’umidità, impedendo così che questa arrechi danno all’individuo. Se l’umidità fosse nei muri, l’operazione per toglierla non è più tanto facile, per cui la miglior cosa da farsi sarebbe di non abitare, e molto meno dormire, in luogo dove si verificasse tale inconveniente.
Per garantirsi dall’umidità della notte bisogna umettarsi il corpo con acqua salata e vestirsi co’ propri abiti mentre si è ancora umidi. Questa precauzione può essere assai utile a chi viaggia di notte e a piedi.
9. Scelta degli alimenti. — Siccome varie sono le costituzioni o temperamenti dei diversi individui, così non tutti gli alimenti possono convenire egualmente a una persona piuttosto che a un’altra. D’altra parte sono assai varii altresì i principii nutrizi delle diverse sostanze alimentari; quindi queste convengono più o meno al nostro reggime, secondo che sono poco o molto nutrienti, eccitanti, toniche, corroboranti, rilassative, e secondo che la nostra costituzione è flemmatica, sanguigna, biliosa, linfatica o nervosa. In fine nella scelta degli alimenti si avrà riguardo anche al clima, all’età, allo stato di magrezza o di obesità del corpo, e al genere di vita cui siamo obbligati dalle nostre occupazioni giornaliere. Laonde gli alimenti molto nutrienti si confanno alle persone magre ed a coloro che fanno una vita attiva; i corroboranti giovano ai deboli; gli eccitanti si addicono meglio alle persone flemmatiche; al contrario gli alimenti rilassativi sono da preferirsi per le costituzioni sanguigne o nervose. In generale però non dobbiamo alimentarci esclusivamente di sostanze vegetali ovvero animali, ma sibbene procureremo che il nostro sistema di nutrizione sia proporzionatamente commisto, alternando i prodotti commestibili delle piante con quelli degli animali.
Allo scopo di facilitare ad ognuno la scelta degli ali menti più atti alla propria costituzione, età o maniera di vivere sedentaria o attiva, diamo classificate nel seguente paragrafo le principali sostanze alimentari, additandone in pari tempo le proprietà speciali.