747. Maniera d’ingrassare il pollame. — S’ingrassa facilmente ed economicamente il pollame con dargli un pastume composto di patate cotte e lavate, che bisogna acciaccare mentre sono ancor calde, e impastare con parti eguali di farina grossa di gran turco, d’orzo o di miglio, secondo che è più facile procurarsi. Aggiungasi un’oncia di sale per 10 libbre di tale miscuglio, da darsi mattina e sera a’ polli che si vogliono ingrassare.
S’ingrassa ancora il pollame in poco tempo, e in modo economico, mescolando tutti i giorni al cibo ordinario una cucchiajata di giusquiamo.
Per ingrassare i tacchini, cogli delle ortiche, e mischiale ben sminuzzate con grano saraceno, latte rappreso ed un po’ di sale.
Le anitre giovani s’ingrassano con un impasto di grano saraceno pestato, unito a un tantino di sale, latte rappreso, e trifoglio sminuzzato.
I piccioni si nutriscono nella colombaja con canapuccia, grano saraceno, veccia, ed ogni sorta di crivellature, mischiando il tutto con un po’ di sale.
748. Modo d’accapponare il pollame. — Si usa d’accapponare il pollame verso la fine della primavera, ovvero al principio dell’autunno. Si fa un’incisione vicino alle parti genitali; s’introduce il dito per quest’apertura, e se ne estraggono i testicoli a’ maschi, e le ovaje alle femmine. Poi si congiungono i labbri della ferita con una cucitura mediocremente stretta, e talvolta si usa di ungerla con un poco di burro fresco, o d’aspergerla con un po’di cenere.
Si è notato che le pollastre ingrassano più facilmente de’ capponi; e si suole rinchiudere le une e gli altri, dando loro cibi molto sostanziosi, affinchè ingrassino più presto.
Si è pure veduto che i tacchini, le oche e le anitre, essendo più grossi di corpo, ed avendo i testicoli più addentro, sicchè riesce più difficile pigliarli col dito, l’operazione ha di rado un buon successo; laonde pochi sono quelli che s’inducono a praticarla.
749. Pipita del volatili. — Quando le galline, o gli altri volatili domestici sono afflitti dalla pipita, bisogna che tu pigli il soggetto malato fra le tue gambe, e che gli apra il becco; poi grattagli leggiermente la pellicola con uno spillo, strappala, e separala dalla lingua, che umetterai subito con una goccia d’aceto e con un poco di saliva o di latte: avverti inoltre di non dargli da bere se non dopo un quarto d’ora.
750. Modo di liberare gli animali dagl’insetti. — Per liberare ogni sorta di animali dagl’insetti che li molestano, come e dir pulci, zecche e simili, non hai a far altro che ungerli d’olio di trementina.
751. Maniera d’ingrassare gli animali. — Il miscuglio di certi alimenti che gli animali non curano, messo in fermentazione con altri di cui vadino ghiotti, è un metodo utilissimo per ingrassarli prestamente. S’impiegano pertanto a quest’uso le foglie delle patate e delle carote, gli steli de’ piselli, delle fave, e perfino i germogli d’abete. Questi vegetali, tagliuzzati, seccati, e quindi mescolati col trifoglio nella stagione della seconda segatura, aggiungendovi un poco di paglia e di sale, formano un alimento assai nutritivo, che i bestiami preferiscono a qualunque altro.
752. Castrazione de’ bestiami. — Di tutte le maniere di castrare i bestiami, cioè, tori, montoni, cavalli, ecc. la più semplice e più facile è senza dubbio la martellata. Questa operazione consiste nello schiacciare con un martello i cordoni spermatici dell’animale, in guisa da impedire la circolazione de’ fluidi ne’ testicoli; onde risulta un’atrofia degli organi, che perdono la loro vitalità, e si riducono alla misera grossezza d’una noce.