SCENA IV.

Suona il campanello della farmacia: entrano Don Carlo Morelli e Mauro Strassèr. Si fermano al banco a discorrere col signor Faustino. - Poi in fine entra in Farmacia il Dottor Fratti.

Giuditta dopo aver guardato, rimanendo seduta, chi è entrato in bottega: a Lamberti in tono rassicurante.

Don Carlo e il libraio Strassèr!

Lamberti continuando.

Erano due contrabbandieri! E portavan libri del Guerrazzi, del Gioberti, la Francesca da Rimini del Pellico! Erano giornali, l'Italia del Popolo, coi proclami di Mazzini, di Saffi, di Kossuth, stampati a Capolago dalla tipografia Elvetica.

cambiando, ridendo.

Ah! ah! La villa del Pizzo! La villa dell'arciduca Ranieri, vicerè del Lombardo-Veneto, è un buon posto, sicuro, per un simile contrabbando! - Tutto ciò io indovino, intuisco a quella rapida scena, il pallore minaccioso dell'Ansperti, e subito, gettandogli le braccia al collo e baciandolo, gli grido ma, a voce bassa, con tutto il calore del mio sangue: «Viva l'Italia!» - Viva l'italia - mi risponde l'Ansperti abbracciandomi a sua volta, sicuro che io non ero un giuda! - Una vecchia tana di volpe serve di nascondiglio, fino a sera, ai libri e ai proclami...

scampanellata forte: è il dottor Fratti che entra in farmacia.

Giuditta sottovoce.

Il dottor Fratti!

Lamberti.

E la sera ne abbiamo introdotti a Como, quanti ce ne stavano, sotto gli abiti, nelle tasche, nel carniere... Poi a Milano.

Giuditta con fede e con entusiasmo stringendogli la mano.

Adesso sì!

Lamberti interrompendola: allontanando la propria mano.

Adesso o credermi o denunziarmi!

Giuditta.

Andiamo su, dal babbo!

si stringono la mano. - Giuditta, chiamando sull'uscio a vetri.

Venite avanti!

Don Carlo.

Buona sera, signora Giuditta!

Giuditta.

Qui fa più caldo! - Demostene!

Demostene di dentro.

Vengòòò!

Giuditta.

Porta del carbone!

Dottor Fratti sull'uscio della farmacia.

E il signor Giovanni?

Giuditta.

Vado a chiamarlo e torno subito. Anche lei, signor Faustino! Venga a preparare le carte e le puglie. Resterà Demostene in bottega! Addio signor Strassèr!

Strassèr.

Buona sera!

Giuditta e Lamberti entrano dall'uscio di fianco, a sinistra, che mette alla scala e quindi alle stanze superiori.

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