Anni Domini Mccxlj.

Innocenzio iiij°, nato di Genova, gentile huomo nato della casa di conti de Llavangna, sedette papa anni xj, die xij; vachò la Chiesa die lij. Quessti rienpieo tutte le sedie di cardinali, che lunghissimi tenpi erano state vote, del numero di lj cardinali; facendo di loro elezioni di diverse parti del mondo.

Quessti, dopo molto trattamento ch'era fatto di fare pace tra llui e lo 'nperadore Federigo, il qual era aversario e caduto in contumacia per sentenzia de la Chiesa, coll'aiuto e navilio di Genovesi, celatamente per paura dello 'nperadore n'andò in Francia, e quivi celebroe Concilio generale nella città di Leone sovra Rodano; nel quale Concilio per sententia appostolicale plubicato fue nimico della Chiesa, e sentenzia sopra lui fue data di maladizione scomunicale, e privato fue e disspossto di ttuti honori e ufici inperiali. E llo 'nperadore, vedendo questa sentenzia, si ll' appelloe a Ddio; e prochacciò di fare eleggere a' baroni della Mangna, a chu' s'apartiene la lezione, di fare chiamare re della Mangna l'antigrado di Toringia; il quale per morte fu privato e non venne alla dingnitade: poi fece chiamare lo conte di Laudi; ed ancora eletto, tantosto morio.

Quessto Papa, alla città di Leone predecto, chalonizzoe santo Emundo confessore, vescovo di Conturbiera d'Inghilterra. Po' si partio da Lleone e venne a Perugia; e quivi callonizzò il beato santo Pietro martire, nato di Verona, dell'Ordine di frati predicatori; il quale, esendo filgluolo d'uno eretico ed ereticha, e dalli eretici fu fatto uccidere; ed Uccherino e..... l'uccisero tra Chommo e Milano, perch'elli predicava contra la loro setta. Ancora calonizzò ad Ascesi san Stanilao martire, vescovo, il quale da Malagio principe fu morto.

Item in questo tenpo plubicamente si manofesstò la grande bontade di frate Ugho, cardinale dell'Ordine di predicatori, huomo mirabile di scienza e di boutade, il quale tutta la Bibbia disspuose e dichiarò a sano intendimento.

Poi nel Mccxlvij anni, alla singnoria di messer Iacopo di Rota, la notte di sancta Maria Candelloria, di febraio, la Parte guelfa di Firenze, per forza, da' Ghibellini ch'aveano la forza dello 'nperadore Federigo, fuori della Città fuorono cacciati. E questo fue la prima fiata che Parte guelfa o ghibellina uscisse fuori di Firenze. Ed allora i Ghibellini dissfecero torri e palazzi e tutte fortezze ch'e' Guelfi aveano, ed altre cose fecero assai laide e biasimevoli, di sforzare donne e pulzelle, di grande vergongnia.

Nel Ccxlviij anni fue disfatto il Borgo a Sanginegio, die primo iulii, per li.... Ed essendo lo 'nperadore. Federigo con grandissimo exercito di popolo e di cavalieri, avea asediata la città di Parma di Lonbardia, dov'era il Legato chardinale della Chiesa di Roma; e sí stretto era l'asediamento che nulla persona vi potea intrare né uscire: ed apresso [a] Parma avea facto una cittade nuova, la quale puose nome Vittoria, per contrario di Parmigiani; e lungo tenpo era bastato l'assedio, sí che quasi tutti moriano di fame. Avenne ch'uno giorno, die martedí primo di febraio, lo 'nperadore con certa quantitade di suoi baroni andò a chaccia di falconi: i Parmigiani col Legato, popolo e chavalieri, uscirono fuori di Parma e fedirono al canpo dello 'nperadore, e quivi tutta la sua gente fu morta e sconfitta; e la corona con tutta la camera ed arnesi dello 'nperadore vi si perdeo, e molto tesoro similglante.

Nel Mccxlviiij anni, die xxvij del mese di marzo, Lodovicho re di Francia....

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