Mcclxxxv.

Onnorio, nato di Savelli gentilissimi cittadini di Roma, sedette papa anni ij e dí xxj; vachò la Chiesa mesi x, dí xiiij. Questi fue avarissimo come cane.

Nel tenpo di costui il conte Guido di Montefeltro, il quale avea occupata Romangna sicome camera della Chiesa di Roma, per chui molto sangue si sparse. Il quale conte Guido fue huomo savio e di grande valore.

In questo anno Guilglelmino vescovo d'Arezzo, nato della casa delli Ubertini di Firenze, huomo franco e maestro di guerra, a sua masnada fece torre un castello di Sanesi, il quale si chiama il Poggio a Sancta Cicilia; e 'l filgluolo, k'avea nome Monaco e Simone Pazzo di Pazzi di Valdarno, ne fece capitano, con alquanti ghibellini usciti di Siena. E tennero i' castello, contra i Sanesi e Fiorentini e di tutta Toscana, mesi xiiij e dí xviij, conducendosi a mangiare i topi e rodere i chuoi di tavolacci; e richolglieano la rugiada per sete ch'aveano, e finalmente il loro pisscio medesimo beveano. Finalmente la notte di venerdie sancto, non potendo piú sostenere il castello, abandonaro il castello e fugirono fuori, venendo una grande piova, e canparo. Sapiendo ke nel decto anno fue sí gran caro che quasi tutta la gente moria di fame.

In questo anno Mcclxxxvj Redolfo re della Mangna eletto inperadore fece suo vicari in Toscana messer Prizzivalli del Fiessco di Gienova, per raquistare le sue ragioni sicome vicario d'inperio. Elli comandò a' Fiorentini ed alli altri Toscani ke giurassero le comandamente dello 'nperio; i quali, non esendo ubbedito, condannò i Fiorentini e li altri ke non ubidiano in clm. marchi d'argento. E poi n'andò e fece suo capo inn Arezzo, e diede bando alle decte terre d'avere e di persone; e poi si ritornò nella Mangna.

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