Mcclxxxvij.

Niccholao, nato d'Asscholi, sedette papa anni iiij. mesi iij, dí viij; vachò la Kiesa anni ij e dí j. Questi, essendo frate minore e loro maestro, fu facto cardinale; e poi il die di Chattera Sancti Petri fu facto papa.

Nel decto tenpo i Fiorentini andaro ad oste sopra la città d'Arezzo, e fecero di loro sforzo xlvj°. di chavalieri: ed ebero alle comandamenta Laterino e xliij castella delli Aretini, e la città guastarono infino alle mura. Onde i Sanesi, partendosi dell'oste de' Fiorentini e tornando a casa, guastaro il castello di Lucignano. Tegrimo de' Conti da Porciano, podestà d'Arezzo, uscio fuori, popolo e chavalieri, d'Arezzo, e fecero battalgla alla Pieve al Toppo; e quivi fuorono i Sane' isconfitti dalli Aretini, lo die di sancto Iohanni di giungno. E questo si crede che avenisse per cagione ch'e' Sanesi, la vigilia del beato Giovanni, mangiaro comunemente la carne; e per opera manifesta nuovi sengnali si videro, ché in quello giorno nel canpo loro si levò sí grandissimo vento che non lassciò padilglone né trabaccha che della terra non divellesse, e infino al cielo le portò tutte spezzando.

Ed allora era podestà di Firenze messer Antoniolo da Forceracha da Llodi per vj mesi. Ed allora era priore Vanni Ugolini, Alberto Attaviani, Baldovino Rinucci, Lapo Guilglelmi, Fantino dalla Lastra e Passa Finiguerra.

In questa battalgla fu morto il prudentissimo huomo Rinuccio di Pepo di Conti di Maremma e Lano sanese.

In questo tenpo il conte Ugolino, esendo singnore di Pisa, per la mala singnoria ch'elli usava, a furore di popolo, colla forza dell'Arcivescovo delli Ubaldini, con grande remore gridando: Muoia, muoia! fu preso e messo in prigione, e v tra filgluoli e ij nepoti fecero di fame morire in prigione. E allora Nino Iovane singnore filgluolo...... cacciare fuor di Pisa colli Vissconti e colli Upizzinghi e con tutti gli altri guelfi di Pisa.

In questo tenpo, del mese di novenbre, Carlo Martello fu tratto fuori di prigione, per fattura e procaccio d'Aduardo nobile re d'Inghilterra suo cugino, promettendo a domi Afuso filgluolo del re d'Aragona di fare ke Carlo filgluolo di Filippo di Francia finirebbe il reame d'Aragona, per consentimento del Papa; e se cciò non facesse, promise a ivi a tre anni ke Carlo tornerebbe alla prigione. Onde per questa cosa fare fermamente, si lli diede tre filgluoli di Carlo per istadichi e XXXm. di marchi di sterlini e l. chavalieri di magiori e di piú nobili di tutta Proenza.

In questo tenpo Guido conte di Montefeltro, esendo riconciliato colla Chiesa e andato a' confini in Piamente, e dati ij suoi filgluoli per istadichi al Papa, sanza parola si partio da' confini e venne in Pisa; e fatto fue del tucto singnore. Allora il Papa iscomunicò lui e 'l Comune di Pisa, e per sentenzia il piuvichò filgluolo di perdizione e nimico della Kiesa. Allora tantosto Guido conte di Montefeltro comandò ke mai al conte Ugolino ed a' suoi filgluoli e nepoti fosse dato mangiare; e cosí morirono d'inopia fame tutti e cinque, ciò fue il conte Ugolino, Uguiccione, Brigata, Anselmuccio e Guelfo; e quivi si trovò che ll'uno mangiò de le carni all'altro; e finalmente fu loro dinegato il sacerdoto per confessare i loro peccati, e tutti e v in una mattina fuero tratti morti di prigione. Questo conte Ugolino fue huomo di cosí fatta maniera ch'elli facea morire il popolo di Pisa di fame; ed al suo tenpo avendo grande abondanza di formento, fu sí crudele che vij libre facea conperare lo staio del grano in Pisa: poi finalmente per fame morio con tutta sua familgla.

In questo anno i' Firenze si fece la loggia d'Orto Sa' Michele ornatamente in x pilastri, tutta dipinta.

Mcclxxxviij° anni, del mese di maggio, alla singnoria di messer Antonio da Forceracha, i Fiorentini colla loro amistade di Tosschana andarono ad osste sopra la città d'Arezzo, arso per fuoco il borgo di Leona; e poi si puose ad asedio al castello di Laterino ed ebberlo a patti. Poi andarono e puosero il canpo al Vescovado vecchio lungo le mura d'Arezzo, e tutto il suo contado guastaro intorno intorno. I Sanesi esendo in questa osste in conpangnia di Fiorentini, quando l'osste tornava, partirsi da' Fiorentini per guasstare il castello di Lucingnano delli Aretini. E ll'Aretini, sentendo ch'e' Fiorentini erano partiti, andarono adosso a' Sanesi e fecero battalgla alla Pieve al Toppo.

Mcclxxxviiij.

Del mese di magio, Tebaldo soldano di Banbillonia con grandissimo exercito di gente puose assedio alla città di Tripuli, e per forza la prese con tutta la gente cristiana, k'erano tra grandi e piccioli piú xxxm., tutta a fferro fuoro morti.

Nel decto tenpo il principe Carlo secondo venne a corte, ed innorevolemente dall'Apostolico e da' suoi frati cardinali fu receputo; e llo giorno della Pentacosta proxima venente il decto papa Niccolao il coronò re di Pulgla e di Cecilia, salvo ke 'n Cicilia no' salío elli.

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