SCENA SECONDA

LO STUDENTE, IL VIVEUR, IL CINICO

(raggianti)

Eccola qui!

(vanno al loro posto dopo aver attratta sul limitare la spiritata riluttante

IL CINICO

(al dottore)

È venuta per voi!

(Silenzio)

IL DOTTORE

(perplesso)

Oh! Brava! Vi ringrazio... Noi tutti vi aspettavamo... Venite un po' avanti...

lA SPIRITATA

(fa qualche passo guardando fissamente il dottore)

IL DOTTORE

La vostra nonna, vedete, ci ha tenuto compagnia...

LA SPIRITATA

(sempre tacendo, dopo aver ancora guardato fisso il dottore, volge intorno gli occhi attoniti)

IL DOTTORE

Questi signori... desideravano salutarvi... È qui vostra nonna... Perchè non avete voluto tenerci compagnia? Sappiamo perfettamente che non amate nessuno, nè di questa casa nè di fuori... Ma la casa che festeggiamo voi l'amate. Tutti sappiamo come vi sia cara la vostra terrazza!

LA STUDENTESSA

L'ha trasformata in un giardino!

LO STUDENTE

Anche dianzi era lassù!

LA MADRE DELLA PRIMA BAMBINA

Zitti! Lasciatela parlare!

LA SPIRITATA

(tra spaventata e ostile, guardandosi intorno)

Che volete da me?

PARECCHIE VOCI

Vogliamo la profezia!

ALTRE VOCI

La profezia!

IL DOTTORE

Se fate così la irritate senza ottenere nulla!

LO STUDENTE

Lasciate che le rivolga la parola soltanto il dottore!

LA SPIRITATA

(dolce, semplice)

La profezia... Ma io non posso... Io mi sento troppo debole... Voi sapete che altre due volte sono stata male...

ALCUNE VOCI

È vero! È vero!

LA MADRE DELLA PRIMA BAMBINA

Questa volta non vi faremo stancare! Il dottore stesso vi guiderà!

LA MADRE DELLA SIGNORINA PER BENE

Vedete la vostra nonna che vi guarda? Pare che voglia chiedervi qualche cosa anche lei!

LA COCOTTINA

È contenta... Non vede che è contenta?

IL PADRE DEL DOTTORE

(grave)

Tutta la casa è contenta. La nonna ha quasi l'età della casa. Abbiamo festeggiata anche lei.

LA SPIRITATA

Non è vero! Non immischiale la nonna nelle colpe degli uomini! La casa è pura soltanto lassù... dove la terrazza respira il suo cielo! E il cielo benedice la casa quando quelli che la abitano possano guardarlo con limpidi occhi! Non bisogna tenermi prigioniera... Se una creatura soffre, la casa è in peccato...

LA BEGHINA

Gesù! Lasciatela andare!

l'uomo che avrebbe dovuto morire

Signorina, avete torto a dubitare di noi... Noi vi vogliamo bene! Vi usiamo questa piccola violenza perchè abbiamo voglia di salutarvi... E se vi chiediamo la profezia, è perchè nei momenti in cui siete ispirata tutto è bello e fresco in voi e intorno a voi... Sembrate una cosa già staccata dal mondo! E se anche non ci amate, potete essere indulgente...

LA SPIRITATA

Io indulgente! Bisogna essere forti per essere indulgenti! E io sono una povera creatura...

IL PADRE DEL DOTTORE

Siete povera, eppure dovete sacrificare qualche cosa...

LA SPIRITATA

Per chi?

IL PADRE DEL DOTTORE

Per noi... per la vostra nonna.

LA SPIRITATA

Essa non sente più! Non parla più, per le troppe cose che ha udito e ha dette… per tutti i mali che sono arrivati fino a lei a imbavagliarla! Perciò vi dico: non cercate di immischiarla nei delitti degli uomini!

LA MADRE DELLA PRIMA RAMBINA

Andiamo! Contentateci!

LA BEGHINA

Ma lasciatela andare!

LA STUDENTESSA

È per vederla quand'è ispirata. Non l'avete mai vista?

TUTTI

(insieme)

Sì! Sì! La profezia!

LA SPIRITATA

Non posso, capite? E chi, del resto, comanda sul mio corpo e lo imprigiona?

(un silenzio)

IL DOTTORE

(si alza)

Io.

LA SPIRITATA

(sussultando)

Voi?

(il suo viso si illumiva stranamente)

Voi?

IL DOTTORE

(con durezza)

Io, sì.

LA SPIRITATA

(stupita, all'improvviso, con una allegrezza quasi inconsapevole)

Ah! Ah! Il dottore. Era la vostra voce che non riconoscevo mentre mi facevano male i vostri duri occhi... Che volete sapere da me?

(essa è, ora, leggera, sorridente e mutevole)

IL DOTTORE

Qualche cosa che riguarda noi e la nostra casa...

LA SPIRITATA

(facendo qualche passo)

Ah! Ah! Voi me lo comandate?

IL DOTTORE

Ve ne prego!

LA SPIRITATA

(grave, quasi ostile)

No. Bisogna comandarmi.

IL DOTTORE

(fissandola, in piedi)

Bene, ve lo comando!

LA SPIRITATA

(bambina)

Ah! Ecco. Voi me lo comandate e già mi pare di distaccarmi con gioia da qualche cosa... da tutte le cose che premono contro di me, e io so di possedere un cuore troppo piccolo! Anche i girasoli della mia terrazza sono da liberare, perchè tutte le cellette si stringono intorno al cuore che non può reggere a lungo... e sono gonfie da scoppiare. Io col mio spillone volevo liberarlo: ma non si può. Bisogna che maturino!

IL DOTTORE

(dopo una pausa)

Sì, ma ora è necessario che voi scendiate dalla vostra terrazza fino al secondo piano della casa.

LA SPIRITATA

Fino al secondo piano? Io scendo, sì; ed è come se all'improvviso dalla piena luce mi spingessero all'ingresso di una grotta...

IL DOTTORE

Che vedete?

LA SPIRITATA

Alcuni segni gialli. Ma ora non vedo più. Sento che si lagnano. È la casa che patisce...

(con terrore)

E si lamenta anche, pur conservando il suo volto impassibile. Se trema per la paura o per la contentezza non si sa: se trema di gioia è perchè un bambino nasce e la casa non trova nulla di abbastanza soffice per accoglierlo... Solo vi posso dire che tutto torna a battere, a battere... È come un polso! La casa ha il suo polso implacabile. E quel che si rannicchia negli angoli è sempre il tradimento che cova, e non bastano i balconi aperti per tirarlo fuori…

LA MADRE DELLA PRIMA BAMBINA

(piano, facendo dei segni al dottore)

Di noi! Di noi!... Che dica di noi!...

(altri fanno segni consimili e aggiungono: «sì, sì!»)

IL DOTTORE

State attenta a quel che vi dico. Ora bisogna scendere ancòra. Bisogna arrivare al primo piano dove noi siamo raccolti in questo momento.

LA SPIRITATA

(dopo una pausa)

Eccomi. Siete il mio padrone.

IL DOTTORE

Che vedete?

LA SPIRITATA

(dopo una pausa, in fretta)

Vedo che di noi che siamo qui raccolti qualcuno è in pena.

ALCUNE VOCI

(come soffi)

Che vuol dire?

LA SPIRITATA

Qualcuno è in pena e non sa perchè. Ma forse la sua pena è una allegrezza.

IL DOTTORE

Dite più chiaramente!

LA SPIRITATA

Forse è una allegrezza! Se una celletta nera si stacca, è una allegrezza! Vuol dire che si libera, e può andare dove vuole: anche può essere portata dall'aria.

IL DOTTORE

Si libera da che cosa?

LA SPIRITATA

Si libera dal suo peso. E non teme più gli agguati. E non può essere inseguita.

IL DOTTORE

Ma diteci dunque questa cosa per quel che si riferisce a noi!

LA SPIRITATA

Non posso.

IL DOTTORE

Dovete!

LA SPIRITATA

Non posso. Non riesco a staccarmi!

IL DOTTORE

Chi è che vi trattiene?

LA SPIRITATA

(con un brivido)

La paura degli altri! La paura di chi mi tiene gli occhi addosso! Sento il cuore della casa battere a precipizio dentro di me!...

IL DOTTORE

(incalzando)

Cercate di sfuggire! Cercate di raggiungere il vostro pianerottolo!... Voi sapete che là siete salva...

LA SPIRITATA

(come soffrendo)

Sì, sì... Ma bisogna fare una corsa!

IL DOTTORE

Cercate! Cercate!

LA SPIRITATA

Sì, sì... Ma chi mi spinge?

IL DOTTORE

(senza muoversi)

Io stesso: vedete!

LA SPIRITATA

(sorridendo)

Sì, ma voi stesso tremate... Come fate ad avere la forza di spingermi se tremate così? Eppure, sì, mi spingete... Oh! Eccomi giunta! Eccomi leggera!... Adesso vedo tutto!

TUTTI

(con voce soffocata)

Che cosa?

LA SPIRITATA

Vedo qualcuno che è rincorso non si sa da chi... E tutti fuggono su e giù per le scale... Che fuga! Che baraonda! Tutti! Tutti... E chi si nasconde negli angoli... e chi si chiude negli armadi.. e chi si arrampica sul tetto!...

(lunga risata quasi sinistra che agghiaccia i presenti)

IL DOTTORE

(dopo una pausa)

Ebbene?

LA SPIRITATA

(improvvisamente calma, si sforza come a guardare dinanzi a sè)

È preso.

IL DOTTORE

(a sua volta suggestionato)

Chi?

LA SPIRITATA

Non vedo la sua faccia!

IL DOTTORE

Ma qual'è il suo destino?

LA SPIRITATA

(quasi sillabando le parole)

Se ne va!... Lascia la casa per sempre... Entro otto giorni avverrà questo!

(ride ancòra con dei sussulti che la scuotono dolorosamente)

IL DOTTORE

(si precipita per sorreggerla, e la fa sedere. Tutti si avvicinano a lei esterrefatti. Il dottore le tiene il polso e le bagna le tempie con un po' d'acqua, mormorando)

Non è niente... è meglio uscire tutti... è meglio uscire tutti…

(alla tavola è rimasta seduta soltanto la nonna)

LA MADRE DELLA PRIMA BAMBINA
E LA MADRE DELLA SECONDA BAMBINA

(a un tempo sollevano in braccio, spaventate, le loro piccine)

LA SPIRITATA

(apre gli occhi riafferrando a poco a poco la coscienza)

Ho sete.

IL DOTTORE

(le porge un bicchier d'acqua)

LA SPIRITATA

(beve, poi guarda stranamente e sorride al dottore)

Grazie.

LA MADRE DELLA SIGNORINA PER BENE

(non riuscendo a nascondere la sua ansia)

Chi era? Avete detto di aver visto uno della casa rincorso da un'ombra. Non avete visto chi era?

IL MANIACO, l'uomo SQUALLIDO,
l'avvocato

(insieme):

— Sì....

— Chi era?

LA BEGHINA

Gesùmmaria!

LA MADRE DELLA PRIMA BAMBINA

(tirando il dottore per la giacca mentre ha la figlia in braccio)

Che dica almeno se era una persona grande o un bambino...

LA MADRE DELLA SECONDA BAMBINA

(concitata)

Sarà vero che non vedeva la faccia?

LA MADRE DELLA PRIMA BAMBINA

Portiamo via le nostre creature!

LA MADRE DELLA SECONDA BAMBINA

Sì! Sì!

(tutte e due se ne vanno in fretta)

IL DOTTORE

Ecco. Non è più niente...

— Cercate di riconoscerlo!

(Gli altri chiedono col gesto la stessa cosa cercando di avvicinarsi alla spiritata)

IL CINICO

Andiamo, via! Non è il caso di tormentarla ancòra di più!

LO STUDENTE

Lo vedete: non sa niente.

l'usuraio

Ma sì! Lasciatela andare!

IL CINICO

L'avete voluto per forza! I suoi nervi sono scossi. Sappiamo intanto che uno di noi in questa casa è di troppo. Io spero che non tocchi a me, e che tocchi, per esempio...

(al primo che gli è davanti, che è il maniaco)

...a lei!

IL MANIACO

(spaventato)

A me?

(Tutti ridono con un certo sforzo)

LA MADRE DELLA PRIMA BAMBINA

(che è tornata indietro senza la figlia, si precipita come una forsennata e chiede con voce sorda di rancore e di paura alla spiritata)

È forse la mia bambina? Di': È forse la mia bambina?

(alcuni l'afferrano e la trattengono)

IL DOTTORE

(che seguita a tenere il polso della spiritata)

Via! Via!

(La madre della prima bambina è trascinata verso il fondo).

L'UOMO CHE AVREBBE DOVUTO MORIRE

Vorrei sapere perchè vi agitate tanto! Finalmente, se Dio vuole, tocca a me! Non avete capito che la profezia riguarda me solo?

IL CINICO

Ma finiscila ! È da mille anni che dici di morire! Non ti crediamo più!

l'uomo che avrebbe dovuto morire

No. Prego. Lo dico da un anno, da che quella canaglia di dottore mi ha spacciato. Mi ha dato sei mesi. Ne son passati dodici. Finirò col farlo processare.

IL MANIACO

Lo vuoi processare perchè non sei ancòra morto? Ma questo non capita mai a un dottore!

l'uomo che avrebbe dovuto MORIRE

Sicuro. Io ho dato fondo alle mie sostanze perchè ho creduto alla sua parola!

l'avaro

E adesso?

L'UOMO CHE AVREBBE DOVUTO MORIRE

Adesso la sostanza non c'è più, e io ci sono. Chi mi manterrà da qui in avanti? Ma io spero di essere il designato da quella brava ragazza là. Se no, vi giuro che faccio causa al mio medico!

IL CINICO

Sarai condannato alle spese.

l'uomo che avrebbe dovuto morire

Bravo! Là ti voglio. Bisogna che mi metta a far debiti. Ma anche per quelli è necessario una certa pratica! Vedrai tu, mio caro...

(batte una mano sulla spalla dell'avaro)

quando ti chiederò il primo migliaio di lire in prestito!

L'AVARO

(sobbalzando)

A me?

(tutti si sforzano a ridere).

l'uomo che avrebbe dovuto morire

Ah! Lo vedi? e dunque rallègrati se — come spero — tra otto giorni.

LA MADRE DELLA SECONDA BAMBINA

(tenendo per mano la figlia, chiede al dottore):

Dottore, si lamenta di un dolore alla spalla...

IL DOTTORE

(spazientito)

Ma andiamo! Basta! Usciamo tutti!

l'usuraio

Sì, sì! Fuori c'è più aria!

(tutti si avviano lentamente, sogguardando la spiritata).

IL cinico

Non si può negare che come festeggiamento di una casa il buon umore non abbia regnato sino alla fine...

(tutti rimangono impassibili)

E nessuno ride!... Accidenti!... Propongo di uscire uno per volta: se no abbiamo proprio l'aria di un funerale...

(Tutti, indignati, lo fanno tacere. Rimangono in scena la spiritata, il dottore, la nonna e la moglie del dottore)

La MOGLIE DeL DOTTORE

(piano al dottore)

Vieni sùbito su... Ho paura...

(via anche lei).

IL DOTTORE

(dopo una pausa, mettendo una mano sulla spalla della spiritata, che sentendosi toccare ha un sussulto)

Ora siete calma? Sì? Accompagnerete su la nonna? volete che vi aiuti io?

LA SPIRITATA

(fissandolo, si alza lentamente)

No...

IL DOTTORE

(sconcertato, arrendevole)

Bene... bene...

(per andare)

LA SPIRITATA

Dottore! Andate via?

IL DOTTORE

Sì.

LA SPIRITATA

Dottore! Io ricordo sempre la gentilezza che avete usata l'anno scorso verso di me per tutto il tempo che mi avete curata.

IL DOTTORE

Sono molto contento che serbiate di me un buon ricordo, signorina.

LA SPIRITATA

(fissandolo stranamente, con dolcezza)

Ora lasciatemi. Accompagnerò io la nonna.

IL DOTTORE

Fate come credete. Non volete che vi aiuti?

LA SPIRITATA

Faccio sempre da me. Grazie. Grazie.

IL DOTTORE

A rivederci...

(se ne va).

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