Ricetta n. 8 La Sublime Cottura di Filetto alla Gabetti

Al fine di realizzare al meglio la presente Ricetta terrai tali comportamenti.

In primis per una quantità pari a 15 libbre di Filetto alla Gabetti che vorrai presentare principierai col procurarti le seguenti spezie che son tanto necessarie quanto son d’agevole rinvenimento a breve distanza dal Palazzo Reale.

A tale fine ti recherai sotto i porticati della piazza cosiddetta del Castello nella bottega impiantata dal signor Antonio Benedetto Carpano.

Ivi te ne procaccerai nove: di semi di noce muscata 3 onze, di ramoscelli di cynnamomo 1 onza, d'infiorescenza d’indica cannabacea 7 onze, di semi di cardamomo 2 onze, di chiodi detti del garofalo 1 onza, di fungo mescal 4 onze, di rizoma di galanga 1 onza, di rizoma d’iride fiorentina 4 onze, di foglie di tanaceto 3 onze.

In secundis curerai di verificare assai che tali spezie sieno ben essiccate e per nulla muffite e poscia le pestellerai personalmente tutt’insieme con somma cura in acconcio mortajo fintanto ch’esse divengan al pari di polvere finissima e del pari non sieno più distinguibili l’une coll’altre.

A tale punto provvederai a eseguire personalmente la Ricetta secondo i dettami di quella che precede questa e allorquando tu sia pervenuto nell’elaborazione laddove dicesi che terrai le tre padelle di cottura ancor al picciol foco e in esse aggiongerai un poco di vino di Marsala della miglior specie che mescerai coi fondi di cottura che andran addensati e posti in una sola padella, aggiongerai entro essa le nove spezie pestellate come sovra e porrai somma attenzione affinchè le quantità delle spezie sieno rispettose della quantità enunciata di Cottura che vorrai presentare oppur proporzionali a essa.

Cocerai per non lungo tempo gl’ingredienti sovra esposti e addensatisi che sieno li passerai allo staccio di maglia finissima allo scopo d’ottenere una salsa densa e cremosa che scalderai al picciol foco e se del caso a essa aggiongerai vino di Marsala della miglior specie e farina di frumento al fine di vellutarla al meglio.

A tale punto verserai la salsa sovra il tartufo che è posto sovra il fegato grasso che è posto sovra il filetto che è posto sovra una fetta di pane che è posta sovra il piatto di portata.

E con malcelato orgoglio farai degustare questa afrodisiaca e ghiotta Cottura ai tuoi fortunati commensali buongustaj e a fronte della lor riconoscienza e delle lor congratulazioni oblierai tutta quanta la fatica ch'affrontasti per approntarla personalmente, non essendoti avvalso dell’ajuto altrui al fine d’impedire che i tuoi guatteri o chi per essi potesser carpirne la Ricetta al fine di farne lucroso mercimonio.

Tale Cottura risulterà esser assai gradevole pel palato in specie se non sarà ingollata ma manducata con quella riflessiva e compiacente lentezza che ben s’addice ai commensali buongustaj inquantochè prima digestio fit in ore, e del pari sommamente corroborante pel corpo secondo quanto enunciato nella Ricetta che precede questa.

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